Quando ebbe la straordinaria occasione, nella primavera del 1787, di includere nel suo viaggio attraverso l’Italia anche una visita della Sicilia, Goethe non giunse – come invece sarebbe stato logico aspettarsi da uno come lui, che seguiva le orme del classicismo winckelmanniano – ad un’esaltazione dell’architettura greca, ma si mantenne piuttosto freddo alla vista delle testimonianze isolane di quell’epoca. Fatto, questo, che richiede delle appropriate spiegazioni se, di fronte alla grecofilia del poeta tedesco quale base del proprio sentirsi classico, non si vuole entrare in insolubili contraddizioni. Le spiegazioni a questa sua reazione si possono trovare, ed è questo il nucleo centrale del contributo, nell’essere Goethe profondamente restìo a tutto ciò che richiama la sfera della morte, a cui, del tutto coerentemente, appartiene anche l’aspetto di quella decadenza che mostrano i vari siti archeologici nel loro cattivo stato di conservazione e perfino, a quel tempo, di abbandono. L’entusiasmo per la grecità, che il poeta comunque serba nel suo contatto con la Sicilia, si sposta invece sul versante della natura mediterranea dell’isola, natura da lui ritenuta, in definitiva, come rivelatrice dello spirito omerico in terra italiana.
Totes und Lebendiges. Zu Goethes Begegnung mit der griechischen Antike in Sizilien
LINDER, Jutta Marianne
2004-01-01
Abstract
Quando ebbe la straordinaria occasione, nella primavera del 1787, di includere nel suo viaggio attraverso l’Italia anche una visita della Sicilia, Goethe non giunse – come invece sarebbe stato logico aspettarsi da uno come lui, che seguiva le orme del classicismo winckelmanniano – ad un’esaltazione dell’architettura greca, ma si mantenne piuttosto freddo alla vista delle testimonianze isolane di quell’epoca. Fatto, questo, che richiede delle appropriate spiegazioni se, di fronte alla grecofilia del poeta tedesco quale base del proprio sentirsi classico, non si vuole entrare in insolubili contraddizioni. Le spiegazioni a questa sua reazione si possono trovare, ed è questo il nucleo centrale del contributo, nell’essere Goethe profondamente restìo a tutto ciò che richiama la sfera della morte, a cui, del tutto coerentemente, appartiene anche l’aspetto di quella decadenza che mostrano i vari siti archeologici nel loro cattivo stato di conservazione e perfino, a quel tempo, di abbandono. L’entusiasmo per la grecità, che il poeta comunque serba nel suo contatto con la Sicilia, si sposta invece sul versante della natura mediterranea dell’isola, natura da lui ritenuta, in definitiva, come rivelatrice dello spirito omerico in terra italiana.Pubblicazioni consigliate
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