L’autore intraprende un percorso evolutivo volto a verificare se la nullità resista ancora oggi come categoria ordinante. Il dato positivo eterogeneo e non di rado contradditorio ha indotto la dottrina a rinunziare alla sua sistemazione affermando che sia in atto un processo di frantumazione “dalla nullità alle nullità”. Si rende quindi necessario indagare se sia ipotizzabile una sistemazione organica e razionalizzatrice delle molteplici fattispecie normative. Non può non rilevarsi che la differenza tra nullità di “struttura” e nullità “ funzione” trova fondamento nelle diverse patologie negoziali ed è già incisivamente delineata nella disciplina del codice, all’interno del quale emerge nettamente che l’apparente unità di regime si dissolve con riferimento ai vizi funzionali, determinando diversi statuti giuridici. La prospettiva assiologico-pratica della struttura della norma costituisce un punto di riferimento fondamentale per evidenziare il meccanismo operativo della nullità, che gioca il suo ruolo sul piano del processo di attuazione degli interessi umani. Il dato unitario che sicuramente contrassegna il fenomeno è la sua configurazione in termini di giudizio di disvalore, preposto a tutela di interessi generali. Al controllo di nullità è connessa una ineliminabile finalità o meglio “funzione di protezione” piuttosto che una logica di “sanzione”. La nullità non è solo giudizio di liceità, ma anche criterio per valutare la meritevolezza degli interessi programmati dalle parti rispetto al sistema dei valori che l’ordinamento in un determinato periodo storico intende perseguire e realizzare. I parametri di valutazione originariamente individuati nelle logiche astratte e patrimonialistiche del codice si sono arricchiti dei valori personali emergenti dalla costituzione, per transitare nei principi del mercato europeo (equità, equilibrio e giustizia) ed approdare ai valori primari della persona umana con la Carta di Nizza. E’ indicativo che nel codice del consumo a tutela del valore della dignità della persona accanto alle ordinarie norme imperative viene a delinearsi una nuova categoria di norme imperative c.d. “protettive”, volte a controllare posizioni di disparità contrattuale e funzionali al riequilibrio del rapporto. Ed allora non è cambiata la nullità, ma i parametri di valutazione ancorati alle mutevoli esigenze sociali e giuridiche ai quali il giudizio di meritevolezza deve necessariamente adeguarsi, designando le frontiere mobili della nullità e la sua capacità di adattamento alla storicità e mutevolezza dei valori del sistema, secondo il principio dell’adeguamento dell’effetto al fatto. In via ricostruttiva l’autore perviene alla conclusione che la nullità non sembra perdere il suo ruolo di categoria unitaria ed ordinante, ma si arricchisce di una nuova funzione di “protezione” della persona umana e della sua dignità.

La nullità di protezione dal sistema del codice alla normativa europea: i nuovi parametri del giudizio di meritevolezza

LA ROSA, Elena
2007-01-01

Abstract

L’autore intraprende un percorso evolutivo volto a verificare se la nullità resista ancora oggi come categoria ordinante. Il dato positivo eterogeneo e non di rado contradditorio ha indotto la dottrina a rinunziare alla sua sistemazione affermando che sia in atto un processo di frantumazione “dalla nullità alle nullità”. Si rende quindi necessario indagare se sia ipotizzabile una sistemazione organica e razionalizzatrice delle molteplici fattispecie normative. Non può non rilevarsi che la differenza tra nullità di “struttura” e nullità “ funzione” trova fondamento nelle diverse patologie negoziali ed è già incisivamente delineata nella disciplina del codice, all’interno del quale emerge nettamente che l’apparente unità di regime si dissolve con riferimento ai vizi funzionali, determinando diversi statuti giuridici. La prospettiva assiologico-pratica della struttura della norma costituisce un punto di riferimento fondamentale per evidenziare il meccanismo operativo della nullità, che gioca il suo ruolo sul piano del processo di attuazione degli interessi umani. Il dato unitario che sicuramente contrassegna il fenomeno è la sua configurazione in termini di giudizio di disvalore, preposto a tutela di interessi generali. Al controllo di nullità è connessa una ineliminabile finalità o meglio “funzione di protezione” piuttosto che una logica di “sanzione”. La nullità non è solo giudizio di liceità, ma anche criterio per valutare la meritevolezza degli interessi programmati dalle parti rispetto al sistema dei valori che l’ordinamento in un determinato periodo storico intende perseguire e realizzare. I parametri di valutazione originariamente individuati nelle logiche astratte e patrimonialistiche del codice si sono arricchiti dei valori personali emergenti dalla costituzione, per transitare nei principi del mercato europeo (equità, equilibrio e giustizia) ed approdare ai valori primari della persona umana con la Carta di Nizza. E’ indicativo che nel codice del consumo a tutela del valore della dignità della persona accanto alle ordinarie norme imperative viene a delinearsi una nuova categoria di norme imperative c.d. “protettive”, volte a controllare posizioni di disparità contrattuale e funzionali al riequilibrio del rapporto. Ed allora non è cambiata la nullità, ma i parametri di valutazione ancorati alle mutevoli esigenze sociali e giuridiche ai quali il giudizio di meritevolezza deve necessariamente adeguarsi, designando le frontiere mobili della nullità e la sua capacità di adattamento alla storicità e mutevolezza dei valori del sistema, secondo il principio dell’adeguamento dell’effetto al fatto. In via ricostruttiva l’autore perviene alla conclusione che la nullità non sembra perdere il suo ruolo di categoria unitaria ed ordinante, ma si arricchisce di una nuova funzione di “protezione” della persona umana e della sua dignità.
2007
9788834874769
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11570/1709889
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact