Il poeta più ribelle del Settecento tedesco – autore di quel dramma sui masnadieri che, a sua volta, fu integrato nel repertorio teatrale della Francia rivoluzionaria – reagisce agli eventi del 14 luglio 1789, sorprendentemente, con un totale silenzio che durerà addirittura per l’arco di tempo di ben tre anni. Questo atteggiamento, strano soprattutto in riferimento alla fase iniziale della Rivoluzione (la quale, a differenza di quelle successive della terreur, avrebbe dovuto trovare in Schiller un fautore della causa politica, viene fatto ora oggetto di studio, con l’intento di sciogliere i dubbi che, a prima vista, si presentano in termini di coerenza ideologica. E ciò, certamente, non fornendo delle spiegazioni definitive, le quali, sulla base delle fonti tramandate, in effetti non si possono dare, bensì offrendo – con la condizione di Schiller, novello professore di storia; con le circostanze sue personali di aspirazioni nuziali legate ad una donna appartenente all’aristocrazia tedesca; con i suoi decisi tentativi di conquistarsi la simpatia di Goethe – una gamma di possibili spiegazioni che, anziché toccare l’ambito politico in quanto tale, risultano di natura meramente diplomatica.

Schillers Schweigen. Das Verhalten des Dichters zu Beginn der Französischen Revolution

LINDER, Jutta Marianne
2006-01-01

Abstract

Il poeta più ribelle del Settecento tedesco – autore di quel dramma sui masnadieri che, a sua volta, fu integrato nel repertorio teatrale della Francia rivoluzionaria – reagisce agli eventi del 14 luglio 1789, sorprendentemente, con un totale silenzio che durerà addirittura per l’arco di tempo di ben tre anni. Questo atteggiamento, strano soprattutto in riferimento alla fase iniziale della Rivoluzione (la quale, a differenza di quelle successive della terreur, avrebbe dovuto trovare in Schiller un fautore della causa politica, viene fatto ora oggetto di studio, con l’intento di sciogliere i dubbi che, a prima vista, si presentano in termini di coerenza ideologica. E ciò, certamente, non fornendo delle spiegazioni definitive, le quali, sulla base delle fonti tramandate, in effetti non si possono dare, bensì offrendo – con la condizione di Schiller, novello professore di storia; con le circostanze sue personali di aspirazioni nuziali legate ad una donna appartenente all’aristocrazia tedesca; con i suoi decisi tentativi di conquistarsi la simpatia di Goethe – una gamma di possibili spiegazioni che, anziché toccare l’ambito politico in quanto tale, risultano di natura meramente diplomatica.
2006
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