Le specificità nazionali presenti nell’Europa orientale e le forti contraddizioni sociali che la caratterizzano fanno ancora di quest’area del continente una realtà a sé stante malgrado il recente ingresso di molti dei paesi che ne fanno parte nell’Unione Europea; una realtà, in ogni caso, meritevole di essere conosciuta e studiata con attenzione nell’originalità della sua evoluzione storica (tanto di lungo quanto di breve e medio periodo), nella travagliata alternanza dei suoi sistemi politico-istituzionali e nei suoi meccanismi di ritardato e peculiare sviluppo economico. I saggi contenuti nel volume (Tra geostoria e geopolitica. Per una corretta definizione del concetto di Europa orientale; Storia, letteratura, impegno politico in un intellettuale russo dell’Ottocento: Nikolaj Gavrilovič Černyševskij; Per un Risorgimento comune: Kossuth e le intese italo-magiare dal 1848 al 1866; Progetti politici e strategie diplomatiche: le relazioni tra Italia e Principati Danubiani negli anni del Risorgimento; Tomáš G. Masaryk interprete di Mazzini: alcuni parallelismi intorno ai concetti di “nazione”, “democrazia”, “umanità”; La condizione dei contadini e la società ungherese tra ‘800 e ‘900; Dopoguerra, bolscevismo, rivoluzione nella Mitteleuropa (Ungheria, Austria, Baviera); Linee di ricerca per una storia politica e sociale dell’Ungheria e dell’Europa orientale tra le due guerre mondiali; Due aspetti della svolta autoritaria postbellica: fascismo e horthysmo; Mussolini e l’orientamento italiano nelle controversie tra le nazionalità del bacino danubiano nel primo dopoguerra; L’Europa centro-orientale nella storiografia e nella pubblicistica italiane degli anni Venti e Trenta; Stalin allo specchio: dittatori e dittature nell’Europa dell’Est del secondo dopoguerra; A proposito del Kosovo: il peso della storia nel dramma) sono frutto di studi che l’autore ha condotto e continua a condurre in particolare sull’area centro-orientale europea nei secoli XIX e XX. Essi intendono mettere a fuoco una serie di temi e di problemi (il forte e radicato senso di identità nazionale, una religiosità vissuta spesso come fattore di affermazione e di difesa di tale identità, il rapporto sbilanciato tra città e campagna, la permanenza di certe “tare” ereditarie nelle strutture del potere e nelle dinamiche della vita produttiva, ecc.) la cui corretta comprensione può aiutare a superare certi luoghi comuni e generalizzazioni del passato e ad acquisire una più profonda conoscenza storica del complesso mosaico costituito dai popoli dell’Europa orientale.
L'"altra" Europa. Temi e problemi di storia dell'Europa orientale
FORNARO, Pasquale
2008-01-01
Abstract
Le specificità nazionali presenti nell’Europa orientale e le forti contraddizioni sociali che la caratterizzano fanno ancora di quest’area del continente una realtà a sé stante malgrado il recente ingresso di molti dei paesi che ne fanno parte nell’Unione Europea; una realtà, in ogni caso, meritevole di essere conosciuta e studiata con attenzione nell’originalità della sua evoluzione storica (tanto di lungo quanto di breve e medio periodo), nella travagliata alternanza dei suoi sistemi politico-istituzionali e nei suoi meccanismi di ritardato e peculiare sviluppo economico. I saggi contenuti nel volume (Tra geostoria e geopolitica. Per una corretta definizione del concetto di Europa orientale; Storia, letteratura, impegno politico in un intellettuale russo dell’Ottocento: Nikolaj Gavrilovič Černyševskij; Per un Risorgimento comune: Kossuth e le intese italo-magiare dal 1848 al 1866; Progetti politici e strategie diplomatiche: le relazioni tra Italia e Principati Danubiani negli anni del Risorgimento; Tomáš G. Masaryk interprete di Mazzini: alcuni parallelismi intorno ai concetti di “nazione”, “democrazia”, “umanità”; La condizione dei contadini e la società ungherese tra ‘800 e ‘900; Dopoguerra, bolscevismo, rivoluzione nella Mitteleuropa (Ungheria, Austria, Baviera); Linee di ricerca per una storia politica e sociale dell’Ungheria e dell’Europa orientale tra le due guerre mondiali; Due aspetti della svolta autoritaria postbellica: fascismo e horthysmo; Mussolini e l’orientamento italiano nelle controversie tra le nazionalità del bacino danubiano nel primo dopoguerra; L’Europa centro-orientale nella storiografia e nella pubblicistica italiane degli anni Venti e Trenta; Stalin allo specchio: dittatori e dittature nell’Europa dell’Est del secondo dopoguerra; A proposito del Kosovo: il peso della storia nel dramma) sono frutto di studi che l’autore ha condotto e continua a condurre in particolare sull’area centro-orientale europea nei secoli XIX e XX. Essi intendono mettere a fuoco una serie di temi e di problemi (il forte e radicato senso di identità nazionale, una religiosità vissuta spesso come fattore di affermazione e di difesa di tale identità, il rapporto sbilanciato tra città e campagna, la permanenza di certe “tare” ereditarie nelle strutture del potere e nelle dinamiche della vita produttiva, ecc.) la cui corretta comprensione può aiutare a superare certi luoghi comuni e generalizzazioni del passato e ad acquisire una più profonda conoscenza storica del complesso mosaico costituito dai popoli dell’Europa orientale.Pubblicazioni consigliate
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