Il trattamento dell'ARDS conclamata, nel contesto di una SIRS/ Sepsi, spesso comporta la necessità di un ricorso agli anticoagulanti naturali ( AT III, rhAPC, etc.) per poter risolvere l'esasperato processo coagulativo-infiammatorio che sistemicamente coinvolge l'endotelio fino alla MODSMOF, di cui l' ARDS rappresenta talora solo la prima e più eclatante manifestazione. Tuttavia, il rapporto tra sicurezza ed efficacia, anche in termini di risoluzione di tale grave disfunzione endoteliale, ancora oggi solleva qualche perplessità sulle realtà di tali trattamenti a fronte di pericolosi effeui collaterali che costantemente incombono su tali terapie, quali le gravi emorragie spesso improvvise e non sempre facilmente trattabili 1. Pertanto, in una ottica più vantaggiosa di profilassi appare opportuno tentare di modulare prevenlivamente l'imerazione PMN-endotelio, allo scopo di minimizzare la disfunzione dell'endotelio, causata da ROS, proteasi, RNS, perossinitriti etc di derivazione leucocitaria, preservandone le prerogative anticoagulanti, unica vera ed effettiva garanzia nei confronti di CIO, ARDS, MOOS e MOF. Per tale motivo da qualche tempo abbiamo messo in atto, nei riguardi di pazienti critici potenzialmente candidati ad un processo settico, un protocollo di prevenzione volto a modulare e contenere la risposta infiammatoria entro gli argini della normale "fisiologica" infezione, evitandone il deragliamento verso l'atteggiamento infiammatorio iperaggressivo e protratto che souende e sostiene la sepsi e la sua progressione verso il danno d'organo.

ARDS: dalla prevenzione al trattamento

SINARDI, Angelo;DAVID, Antonio;MONDELLO, Epifanio
2006-01-01

Abstract

Il trattamento dell'ARDS conclamata, nel contesto di una SIRS/ Sepsi, spesso comporta la necessità di un ricorso agli anticoagulanti naturali ( AT III, rhAPC, etc.) per poter risolvere l'esasperato processo coagulativo-infiammatorio che sistemicamente coinvolge l'endotelio fino alla MODSMOF, di cui l' ARDS rappresenta talora solo la prima e più eclatante manifestazione. Tuttavia, il rapporto tra sicurezza ed efficacia, anche in termini di risoluzione di tale grave disfunzione endoteliale, ancora oggi solleva qualche perplessità sulle realtà di tali trattamenti a fronte di pericolosi effeui collaterali che costantemente incombono su tali terapie, quali le gravi emorragie spesso improvvise e non sempre facilmente trattabili 1. Pertanto, in una ottica più vantaggiosa di profilassi appare opportuno tentare di modulare prevenlivamente l'imerazione PMN-endotelio, allo scopo di minimizzare la disfunzione dell'endotelio, causata da ROS, proteasi, RNS, perossinitriti etc di derivazione leucocitaria, preservandone le prerogative anticoagulanti, unica vera ed effettiva garanzia nei confronti di CIO, ARDS, MOOS e MOF. Per tale motivo da qualche tempo abbiamo messo in atto, nei riguardi di pazienti critici potenzialmente candidati ad un processo settico, un protocollo di prevenzione volto a modulare e contenere la risposta infiammatoria entro gli argini della normale "fisiologica" infezione, evitandone il deragliamento verso l'atteggiamento infiammatorio iperaggressivo e protratto che souende e sostiene la sepsi e la sua progressione verso il danno d'organo.
2006
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11570/1891986
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus 32
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact