Il contributo si propone di indagare le terapie marine nella medicina metodica a partire dalle due fonti principali superstiti: i Gynaecia greci di Sorano e, soprattutto, gli otto libri sulle Passiones celeres e le Passiones tardae di Celio Aureliano, che si devono intendere come una traduzione autoriale in latino di un perduto originale soraneo. Sono individuati e illustrati, anche attraverso il confronto con altre fonti mediche greche e latine, trattamenti topici con acqua di mare (docciature, embrocazioni, bagni di vapore, semicupi, clisteri, gargarismi...), nonché sabbiature e trattamenti attinenti alla dietetica (nuoto, viaggi per mare, bagni di aria di mare...), che sembrano anticipazioni della moderna talassoterapia. Dal panorama emerge come l’ambiente potesse costituire una risorsa significativa pure per i medici di questa setta, che pure non lo ritenevano una variabile condizionante l’indicazione terapeutica generale della terapia. Attenzione viene prestata anche al vocabolario tecnico impiegato da Celio Aureliano, considerato in relazione a quello soraneo.
Terapie dal mare nell'antichità classica: l'esempio del metodismo
URSO, Anna Maria
2012-01-01
Abstract
Il contributo si propone di indagare le terapie marine nella medicina metodica a partire dalle due fonti principali superstiti: i Gynaecia greci di Sorano e, soprattutto, gli otto libri sulle Passiones celeres e le Passiones tardae di Celio Aureliano, che si devono intendere come una traduzione autoriale in latino di un perduto originale soraneo. Sono individuati e illustrati, anche attraverso il confronto con altre fonti mediche greche e latine, trattamenti topici con acqua di mare (docciature, embrocazioni, bagni di vapore, semicupi, clisteri, gargarismi...), nonché sabbiature e trattamenti attinenti alla dietetica (nuoto, viaggi per mare, bagni di aria di mare...), che sembrano anticipazioni della moderna talassoterapia. Dal panorama emerge come l’ambiente potesse costituire una risorsa significativa pure per i medici di questa setta, che pure non lo ritenevano una variabile condizionante l’indicazione terapeutica generale della terapia. Attenzione viene prestata anche al vocabolario tecnico impiegato da Celio Aureliano, considerato in relazione a quello soraneo.Pubblicazioni consigliate
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