L’articolo procede alla verifica sincronica di un fenomeno tipico del triangolo nord-orientale della Sicilia: la perdita dell’infinito, in determinati contesti sintattici, e la sua sostituzione con la costruzione ‘mi + indicativo’. Tale verifica procede tenendo conto dell’incidenza dei più significativi fattori di variazione diastratica e diatopica e, pertanto, si basa sui risultati di un’indagine condotta sul campo, presso un campione di informatori differenziato in base ad età, grado di istruzione e lingua di socializzazione primaria (italiano / dialetto). I punti d’inchiesta sono stati selezionati in base alla loro posizione geografica – tale da poter consentire una triangolazione dell’area – e alle loro caratteristiche economiche e socio-demografiche: sono stati perciò considerati, oltre al capoluogo messinese, centri a vocazione irradiante / dinamica / conservativa. I dati sono stati elicitati tramite la somministrazione di un questionario sintattico che incrocia quesiti linguistici (traduzioni) e metalinguistici (giudizi di grammaticalità). Le incoerenze tra usi dichiarati e usi effettivi e gli anisomorfismi emersi, hanno consentito di procedere a un aggiornamento del quadro descrittivo del fenomeno, dei suoi attuali contesti d’occorrenza e dell’effettivo grado di vitalità. L’analisi sociolinguistica ha consentito di fornirne una interpretazione.
Usi dichiarati e usi effettivi della particella "mi" in area messinese
ASSENZA, Elvira
2008-01-01
Abstract
L’articolo procede alla verifica sincronica di un fenomeno tipico del triangolo nord-orientale della Sicilia: la perdita dell’infinito, in determinati contesti sintattici, e la sua sostituzione con la costruzione ‘mi + indicativo’. Tale verifica procede tenendo conto dell’incidenza dei più significativi fattori di variazione diastratica e diatopica e, pertanto, si basa sui risultati di un’indagine condotta sul campo, presso un campione di informatori differenziato in base ad età, grado di istruzione e lingua di socializzazione primaria (italiano / dialetto). I punti d’inchiesta sono stati selezionati in base alla loro posizione geografica – tale da poter consentire una triangolazione dell’area – e alle loro caratteristiche economiche e socio-demografiche: sono stati perciò considerati, oltre al capoluogo messinese, centri a vocazione irradiante / dinamica / conservativa. I dati sono stati elicitati tramite la somministrazione di un questionario sintattico che incrocia quesiti linguistici (traduzioni) e metalinguistici (giudizi di grammaticalità). Le incoerenze tra usi dichiarati e usi effettivi e gli anisomorfismi emersi, hanno consentito di procedere a un aggiornamento del quadro descrittivo del fenomeno, dei suoi attuali contesti d’occorrenza e dell’effettivo grado di vitalità. L’analisi sociolinguistica ha consentito di fornirne una interpretazione.Pubblicazioni consigliate
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