L’articolo si occupa dei profili di responsabilità collegati all’esercizio dell’attività tipica posta in essere dal ministro di culto nell’esercizio delle sue funzioni pastorali, anche al fine di verificare la configurabilità di condotte che diano vita ad un vero e proprio «danno alla persona» (da esercizio, appunto, del ministero pastorale). Nell’ambito della problematica generale della responsabilità da atti illeciti connessi con l’esercizio delle funzioni ministeriali, l’indagine è focalizzata sulla fattispecie degli abusi sessuali commessi dal personale ecclesiastico all’interno delle istituzioni religiose, per valutare, oltre alla responsabilità diretta dell’autore dell’illecito, eventuali ipotesi di concorso di responsabilità dei suoi superiori gerarchici, e fissare i presupposti e i limiti per una eventuale estensione della responsabilità a carico dell’ente ecclesiastico in cui il soggetto risulta incardinato. Sono passati in rassegna i principali orientamenti della giurisprudenza statunitense, e gli sviluppi più recenti che nella medesima giurisprudenza ha avuto la questione della proponibilità di azioni legali direttamente nei confronti (della Santa Sede e) dello Stato della Città del Vaticano.

Danno e responsabilità da esercizio del ministero pastorale

LICASTRO, Angelo
2010-01-01

Abstract

L’articolo si occupa dei profili di responsabilità collegati all’esercizio dell’attività tipica posta in essere dal ministro di culto nell’esercizio delle sue funzioni pastorali, anche al fine di verificare la configurabilità di condotte che diano vita ad un vero e proprio «danno alla persona» (da esercizio, appunto, del ministero pastorale). Nell’ambito della problematica generale della responsabilità da atti illeciti connessi con l’esercizio delle funzioni ministeriali, l’indagine è focalizzata sulla fattispecie degli abusi sessuali commessi dal personale ecclesiastico all’interno delle istituzioni religiose, per valutare, oltre alla responsabilità diretta dell’autore dell’illecito, eventuali ipotesi di concorso di responsabilità dei suoi superiori gerarchici, e fissare i presupposti e i limiti per una eventuale estensione della responsabilità a carico dell’ente ecclesiastico in cui il soggetto risulta incardinato. Sono passati in rassegna i principali orientamenti della giurisprudenza statunitense, e gli sviluppi più recenti che nella medesima giurisprudenza ha avuto la questione della proponibilità di azioni legali direttamente nei confronti (della Santa Sede e) dello Stato della Città del Vaticano.
2010
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