L’articolo affronta la questione del termine di decadenza per l’accertamento in caso di violazione che comporta obbligo di denuncia penale. Si esaminano gli evidenti attriti del testo della legge con i principi generali dell’ordinamento tributario, e i dubbi sulla legittimità costituzionale di una disposizione di legge che modifica i termini di accertamento pendenti, riferiti a fattispecie consolidate e verificatesi anteriormente alla sua entrata in vigore, in contrasto con i principi dello Statuto dei diritti del contribuente e con i principi Costituzionali di certezza del diritto, irretroattività della legge, e tutela dell’affidamento del contribuente. L’analisi condotta sul del testo normativo evidenzia alcuni punti oscuri, costituiti ora dalla imperfetta formulazione lessicale della disposizione (condizione oggettiva per l’applicazione della disposizione; periodo di imposta con riferimento al quale opera il termine lungo), ora dalla sinteticità del legislatore che omette di disciplinare aspetti apparentemente secondari, ma di fatto fondamentali, in quanto concernenti l’ambito di applicazione della proroga (estensione del potere di accertamento ed azionabilità dei poteri di verifica dell’amministrazione).

Il raddoppio del termine ordinario per l’esercizio del potere impositivo in caso di denuncia di reato penal-tributario viola la parità delle armi tra Fisco e contribuente?

BUCCISANO, Andrea
2010-01-01

Abstract

L’articolo affronta la questione del termine di decadenza per l’accertamento in caso di violazione che comporta obbligo di denuncia penale. Si esaminano gli evidenti attriti del testo della legge con i principi generali dell’ordinamento tributario, e i dubbi sulla legittimità costituzionale di una disposizione di legge che modifica i termini di accertamento pendenti, riferiti a fattispecie consolidate e verificatesi anteriormente alla sua entrata in vigore, in contrasto con i principi dello Statuto dei diritti del contribuente e con i principi Costituzionali di certezza del diritto, irretroattività della legge, e tutela dell’affidamento del contribuente. L’analisi condotta sul del testo normativo evidenzia alcuni punti oscuri, costituiti ora dalla imperfetta formulazione lessicale della disposizione (condizione oggettiva per l’applicazione della disposizione; periodo di imposta con riferimento al quale opera il termine lungo), ora dalla sinteticità del legislatore che omette di disciplinare aspetti apparentemente secondari, ma di fatto fondamentali, in quanto concernenti l’ambito di applicazione della proroga (estensione del potere di accertamento ed azionabilità dei poteri di verifica dell’amministrazione).
2010
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11570/1904906
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