La nuova fisionomia assunta dalla potestà, quale ufficio di diritto privato volto alla realizzazione del preminente interesse del minore, imprime un peculiare assetto anche al sistema di controllo giudiziale. La dimensione dialettica sempre piu` autenticamente intersoggettiva in cui si colloca la relazione genitori-figli rende necessaria l’adozione di misure a protezione del minore allorchè i genitori tengano una condotta pregiudizievole. L’elasticita` e funzionalita` dell’apparato rimediale consente di graduare le misure offerte dal sistema familiare nel quadro di una logica gestoria della potesta` che valorizza l’efficienza dei rimedi. Seguendo quest percorso si intende fornire un contributo per una più efficace ricostruzione degli strumenti predisposti a tutela del minore nelle logiche di enforcement della regole di diritto privato. Gli strumenti che l’ordinamento appresta si polarizzano nelle due forme della tutela preventiva e successiva, l’una a carattere anticipatorio, l’altra di tipo repressivo. Le tecniche preventive si avvalgono di meccanismi attuabili in previsione del verificarsi di fatti lesivi e del mero pericolo di reiterazione. A questa finalita` sicuramente rispondono la nomina del curatore speciale in sostituzione dei genitori e i provvedimenti limitativi e ablativi della potestà e l'allontanamento dalla casa familiare, finalizzati a prevenire situazioni di pericolo, e segnatamente mirati ad evitare condotte pregiudizievoli e la loro reiterazione per il futuro. Se alla violazione dei doveri genitoriali l’ordinamento reagisce con i provvedimenti di decadenza e di affievolimento della potesta`, e` anche vero che da siffatte violazioni possono pure scaturire conseguenze dannose sia patrimoniali che non patrimoniali a carico della prole, che postulano il ricorso alla tutela risarcitoria. L’universo dei valori del minore e` cambiato dentro e fuori la famiglia, ed è continuamente affinato dagli interventi del formante giurisprudenziale e dalle piu` recenti misure normative mirate ad anticipare e rafforzare i meccanismi protettivi. Il minore e` sempre piu` persona alla quale deve essere garantito lo sviluppo e la formazione della sua individuale singolarita` , fornendogli i meccanismi di sostegno per far valere i suoi diritti e denunciare le lesioni a lui provocate dalla famiglia e dai terzi.

Art. 330 c.c. - Decadenza dalla potestà sui figli

LA ROSA, Elena
2010-01-01

Abstract

La nuova fisionomia assunta dalla potestà, quale ufficio di diritto privato volto alla realizzazione del preminente interesse del minore, imprime un peculiare assetto anche al sistema di controllo giudiziale. La dimensione dialettica sempre piu` autenticamente intersoggettiva in cui si colloca la relazione genitori-figli rende necessaria l’adozione di misure a protezione del minore allorchè i genitori tengano una condotta pregiudizievole. L’elasticita` e funzionalita` dell’apparato rimediale consente di graduare le misure offerte dal sistema familiare nel quadro di una logica gestoria della potesta` che valorizza l’efficienza dei rimedi. Seguendo quest percorso si intende fornire un contributo per una più efficace ricostruzione degli strumenti predisposti a tutela del minore nelle logiche di enforcement della regole di diritto privato. Gli strumenti che l’ordinamento appresta si polarizzano nelle due forme della tutela preventiva e successiva, l’una a carattere anticipatorio, l’altra di tipo repressivo. Le tecniche preventive si avvalgono di meccanismi attuabili in previsione del verificarsi di fatti lesivi e del mero pericolo di reiterazione. A questa finalita` sicuramente rispondono la nomina del curatore speciale in sostituzione dei genitori e i provvedimenti limitativi e ablativi della potestà e l'allontanamento dalla casa familiare, finalizzati a prevenire situazioni di pericolo, e segnatamente mirati ad evitare condotte pregiudizievoli e la loro reiterazione per il futuro. Se alla violazione dei doveri genitoriali l’ordinamento reagisce con i provvedimenti di decadenza e di affievolimento della potesta`, e` anche vero che da siffatte violazioni possono pure scaturire conseguenze dannose sia patrimoniali che non patrimoniali a carico della prole, che postulano il ricorso alla tutela risarcitoria. L’universo dei valori del minore e` cambiato dentro e fuori la famiglia, ed è continuamente affinato dagli interventi del formante giurisprudenziale e dalle piu` recenti misure normative mirate ad anticipare e rafforzare i meccanismi protettivi. Il minore e` sempre piu` persona alla quale deve essere garantito lo sviluppo e la formazione della sua individuale singolarita` , fornendogli i meccanismi di sostegno per far valere i suoi diritti e denunciare le lesioni a lui provocate dalla famiglia e dai terzi.
2010
9788859804833
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11570/1905350
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact