Gli amici aretini di Giovanni Tortelli

Il volume presenta in edizione critica, corredata di commento, la corrispondenza epistolare di Tortelli con gli amici aretini, affermatisi per lo più nel milieu fiorentino, consegnando uno spaccato storico-culturale variegato e stimolante, in cui costante punto di riferimento fu proprio Tortelli. Le piste di ricerca sono state molteplici e interessanti. Infatti, dal carteggio Aliotti/ Tortelli emergono testimonianze biografico-culturali edite e inedite sui due umanisti e sul loro entourage e nuovi apporti alla storia della Chiesa aretina. Mentre la breve corrispondenza Poggio/ Tortelli fornisce particolari per lo più ignoti sull’appendice bolognese della nota polemica Valla/ Poggio, di cui furono protagonisti il Bracciolini e Niccolò Perotti e che rischiò di coinvolgere lo stesso Tortelli. Il breve carteggio con Marsuppini, invece, apporta rettifiche e precisazioni sulla tormentata storia della traduzione dell’Iliade avviata dall’amico Carlo, recentemente studiata da Alessandra Rocco sulla base dei testi editi, ma non sempre correttamente datati, da Remigio Sabbadini. Infine, dalle epistole di Leonardo Bruni e Francesco Griffolini e dalla lettera di dedica di Tortelli a Niccolò Tignosi si apprendono dettagli interessanti su alcuni prodotti dell’attività letteraria di Tortelli, come i Commentaria de ratione disserendi et artis dialecticae praeceptis e la traduzione degli Analytica Posteriora di Aristotele. Il libro, che per alcune sezioni epistolari si avvale dell’apporto del ms. Vat. lat. 3908, prezioso copialettere di Tortelli, riesce a disegnare un importante affresco culturale e filologico sugli intellettuali e sui libri gravitanti a metà del Quattrocento intorno agli ambienti vaticani e a meglio lumeggiare alcuni aspetti della importante politica culturale del papa Niccolò V, di cui fu valido e decisivo collaboratore l’umanista aretino.