La Neurofibromatosi di tipo I (NF1) (MIM*162200) è una delle più comuni condizioni genetiche che colpisce da 1/3000 a 1/4000 individui nella popolazione generale. Si trasmette in modo autosomico dominante con esordio in età pediatrica ed espressività completa entro i 6-8 anni di età. E'una condizione multisistemica le cui caratteristiche cliniche maggiori riguardano anomalie della pigmentazione cutanea e una vasta varietà di anomalie a livello del sistema nervoso centrale e/o periferico che possono evolvere in tumori benigni o maligni. E'causata da mutazioni a carico del gene NF1, suddiviso in 60 esoni che codifica per la neurofibromina, una proteina ras-GAP, la cui funzione è quella di inibire la crescita cellulare attraverso il controllo delle proteine Ras. Le proteine Ras-GAP, così come la Neurofibromina, infatti, inattivano Ras catalizzando l 'idrolisi di Ras-GTP in Ras-GDP. La neurofibromina permette quindi l'appropriata induzione temporale dell'apoptosi nei tessuti, regolando negativamente l'attività di Ras. Lo spettro di mutazioni del gene NF1 sembra molto simile a quello di altri oncosoppressori, caratterizzati da mutazioni nonsense e da mutazioni frameshift (piccole delezioni o inserzioni) con una quota che si aggira attorno al 49% delle mutazioni totali e che sembrano essere omogeneamente distribuite lungo tutta la sequenza di NF1, mentre una quota rilevante è rappresentata da mutazioni che interessano i siti di splicing Riportiamo i dati relativi all'analisi molecolare di una coorte di pazienti affetti da neurofibromatosi e provenienti per la maggior parte dal Sud Italia. Da un punto di vista metodologico è stato effettuato uno screening mutazionale di tutto il gene NF1 (60 esoni) mediante l'utilizzo di Sequenziamento genico del DNA ed MLPA al fine di evidenziare sia mutazioni puntiformi che micro o macro delezioni del gene. L'ottimizzazione di entrambi i protocolli molecolari che ci hanno consentito di screenare i 60 esoni del gene, compresi i siti di splicing, e rilevare circa il 93% di mutazioni germinali nei campioni in esame. Sono state individuate 31 mutazioni in totale di cui 17 nuove (55%). I nostri risultati hanno confermato la possibilità di una diagnosi molecolare di routine per NF1 mediante sequenziamento genico ed MLPA che insieme garantiscono circa il 95% di sensibilità. Inoltre, l'identificazione delle 20 nuove mutazioni tra cui un 40% “de novo”, ha contribuito a definire lo spettro mutazionale della linea germinale del gene NF1. Infine il nostro studio evidenzia l'importanza di una analisi sinergica del gene NF1 sia a livello genomico, che del suo trascritto. Così come evidenziato in alcuni dei nostri pazienti, la conferma definitiva della patogenicità di una alterazione identificata a livello genetico è stata ottenuta solamente procedendo con analisi del trascritto. Infine tale studio dimostra come l'analisi completa del pattern di mutazioni causative di NF1 sia estremamente complessa e necessiti dell'utilizzo di differenti metodiche di indagine.

Neurofibromatosi di tipo 1: Studio di correlazione genotipo-fenotipo e funzionale condotto su una coorte di pazienti italiani

FAGGIO, Caterina;
2012-01-01

Abstract

La Neurofibromatosi di tipo I (NF1) (MIM*162200) è una delle più comuni condizioni genetiche che colpisce da 1/3000 a 1/4000 individui nella popolazione generale. Si trasmette in modo autosomico dominante con esordio in età pediatrica ed espressività completa entro i 6-8 anni di età. E'una condizione multisistemica le cui caratteristiche cliniche maggiori riguardano anomalie della pigmentazione cutanea e una vasta varietà di anomalie a livello del sistema nervoso centrale e/o periferico che possono evolvere in tumori benigni o maligni. E'causata da mutazioni a carico del gene NF1, suddiviso in 60 esoni che codifica per la neurofibromina, una proteina ras-GAP, la cui funzione è quella di inibire la crescita cellulare attraverso il controllo delle proteine Ras. Le proteine Ras-GAP, così come la Neurofibromina, infatti, inattivano Ras catalizzando l 'idrolisi di Ras-GTP in Ras-GDP. La neurofibromina permette quindi l'appropriata induzione temporale dell'apoptosi nei tessuti, regolando negativamente l'attività di Ras. Lo spettro di mutazioni del gene NF1 sembra molto simile a quello di altri oncosoppressori, caratterizzati da mutazioni nonsense e da mutazioni frameshift (piccole delezioni o inserzioni) con una quota che si aggira attorno al 49% delle mutazioni totali e che sembrano essere omogeneamente distribuite lungo tutta la sequenza di NF1, mentre una quota rilevante è rappresentata da mutazioni che interessano i siti di splicing Riportiamo i dati relativi all'analisi molecolare di una coorte di pazienti affetti da neurofibromatosi e provenienti per la maggior parte dal Sud Italia. Da un punto di vista metodologico è stato effettuato uno screening mutazionale di tutto il gene NF1 (60 esoni) mediante l'utilizzo di Sequenziamento genico del DNA ed MLPA al fine di evidenziare sia mutazioni puntiformi che micro o macro delezioni del gene. L'ottimizzazione di entrambi i protocolli molecolari che ci hanno consentito di screenare i 60 esoni del gene, compresi i siti di splicing, e rilevare circa il 93% di mutazioni germinali nei campioni in esame. Sono state individuate 31 mutazioni in totale di cui 17 nuove (55%). I nostri risultati hanno confermato la possibilità di una diagnosi molecolare di routine per NF1 mediante sequenziamento genico ed MLPA che insieme garantiscono circa il 95% di sensibilità. Inoltre, l'identificazione delle 20 nuove mutazioni tra cui un 40% “de novo”, ha contribuito a definire lo spettro mutazionale della linea germinale del gene NF1. Infine il nostro studio evidenzia l'importanza di una analisi sinergica del gene NF1 sia a livello genomico, che del suo trascritto. Così come evidenziato in alcuni dei nostri pazienti, la conferma definitiva della patogenicità di una alterazione identificata a livello genetico è stata ottenuta solamente procedendo con analisi del trascritto. Infine tale studio dimostra come l'analisi completa del pattern di mutazioni causative di NF1 sia estremamente complessa e necessiti dell'utilizzo di differenti metodiche di indagine.
2012
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