Durante gli anni di governo sanitario dell’Isola, Ingrassia, armato d’una forte passione civile, aveva sostenuto una prova di forza riordinando l’esercizio delle arti mediche, istituendo una medicina ed una polizia veterinaria, organizzando una generale sorveglianza durante la peste . La realtà siciliana tardocinquecentesca che era stata lo sfondo della “codificazione” in tema di salute pubblica e di polizia sanitaria, sollecitava il Protomedico ad un ulteriore passo. La stesura del compendio di una serie di relazioni medico-legali per la Magna Curia Criminale era peraltro da tempo iniziata , e veniva integrata da trattazioni a carattere pratico che servissero in sede giurisdizionale; il manoscritto ingrassiano rimase inedito per secoli , ma i principî di medicina legale che conteneva lievitarono, informarono il De relationibus medicorum che Fedeli pubblicò nel 1602 e costituirono l’humus su cui crebbe la dottrina medica immediatamente contigua. In Italy, scholarly works in forensic medicine appeared at the end of the 16th century. The first was written by Giovanni Filippo Ingrassia, who composed the Methodus dandi relationes, in which forensic medicine was not treated merely as a theoretical pursuit, but was finally brought into the courtroom, which represented a great step towards the practice of medico-legal autopsies and the development of forensic medicine as a separate profession. Although he was the founder of forensic medicine, the Methodus was not published until 1914. The manuscript is still kept in the Council Library of Palermo. Meanwhile, in 1602, another physician from Sicily, Fortunato Fedeli, published a study on forensic medicine entitled De Relationes Medicorum. It was the first comprehensive and well-organized treatise of forensic sciences. At the beginning of the seventeenth century, Paolo Zacchia, papal archiater, published the huge and celebrated Quaestiones which quickly overshadowed Fedele’s work and took the subject to the realm of modern science

Ut sepulta surgat veritas. Giovan Filippo Ingrassia e Fortunato Fedeli sulla novella strada della medicina legale

ALIBRANDI, Rosamaria
2012-01-01

Abstract

Durante gli anni di governo sanitario dell’Isola, Ingrassia, armato d’una forte passione civile, aveva sostenuto una prova di forza riordinando l’esercizio delle arti mediche, istituendo una medicina ed una polizia veterinaria, organizzando una generale sorveglianza durante la peste . La realtà siciliana tardocinquecentesca che era stata lo sfondo della “codificazione” in tema di salute pubblica e di polizia sanitaria, sollecitava il Protomedico ad un ulteriore passo. La stesura del compendio di una serie di relazioni medico-legali per la Magna Curia Criminale era peraltro da tempo iniziata , e veniva integrata da trattazioni a carattere pratico che servissero in sede giurisdizionale; il manoscritto ingrassiano rimase inedito per secoli , ma i principî di medicina legale che conteneva lievitarono, informarono il De relationibus medicorum che Fedeli pubblicò nel 1602 e costituirono l’humus su cui crebbe la dottrina medica immediatamente contigua. In Italy, scholarly works in forensic medicine appeared at the end of the 16th century. The first was written by Giovanni Filippo Ingrassia, who composed the Methodus dandi relationes, in which forensic medicine was not treated merely as a theoretical pursuit, but was finally brought into the courtroom, which represented a great step towards the practice of medico-legal autopsies and the development of forensic medicine as a separate profession. Although he was the founder of forensic medicine, the Methodus was not published until 1914. The manuscript is still kept in the Council Library of Palermo. Meanwhile, in 1602, another physician from Sicily, Fortunato Fedeli, published a study on forensic medicine entitled De Relationes Medicorum. It was the first comprehensive and well-organized treatise of forensic sciences. At the beginning of the seventeenth century, Paolo Zacchia, papal archiater, published the huge and celebrated Quaestiones which quickly overshadowed Fedele’s work and took the subject to the realm of modern science
2012
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