Questo studio fa seguito ad altri lavori finalizzati a delineare le possibilità semantiche del sostantivo antico inglese earnung e del denominativo earnian. Relativamente al verbo, dallo studio delle occorrenze nei componimenti in versi è emerso che esso è stato utilizzato sia con il significato di ‘ottenere un premio o un castigo’ che di ‘meritare, rendersi meritevole, acquisire un titolo che dia diritto a un premio o a una pena’ in opere che trattano per lo più materia religiosa.. Unicamente in uno dei commenti inseriti nella traduzione dei Metra di Boezio (IX,20), re Alfredo attribuisce a earnian il valore di ‘tendere a; sforzarsi di raggiungere uno scopo, un effetto’. Dall' analisi delle ca 600 occorrenze di earnian nella prosa antico inglese si conferma che nella maggior parte dei casi il termine veniva utilizzato per rendere lat. merēre/ promerēre nelle accezioni: 1) ‘meritare una buona o una cattiva parte; rendersi degno di un premio o di una pena’; 2) ‘ricevere come parte o come premio; guadagnare un salario’ e che Alfredo, nella parafrasi delle opere filosofiche De Consolatione Philosophiae di Boezio e i Soliloquia di S. Agostino, ancora una volta utilizza earnian con il significato che gli aveva attribuito nei suoi versi. Il valore intrinseco del termine antico inglese sembra quindi corrispondere per lo più a quello del lemma latino, originariamente legato all’idea di un valore interiore che dà diritto ad una giusta sanzione. Solo in secondo momento il valore di entrambi i termini si sarebbe esteso all’ambito del concreto per esprimere quell’idea di ‘guadagnare con il lavoro, il commercio, lo scambio’ testimoniata ancora oggi dall' inglese to earn.

Earnian nella prosa antico inglese. Alcune osservazioni

BORTOLETTI, Marina
2014-01-01

Abstract

Questo studio fa seguito ad altri lavori finalizzati a delineare le possibilità semantiche del sostantivo antico inglese earnung e del denominativo earnian. Relativamente al verbo, dallo studio delle occorrenze nei componimenti in versi è emerso che esso è stato utilizzato sia con il significato di ‘ottenere un premio o un castigo’ che di ‘meritare, rendersi meritevole, acquisire un titolo che dia diritto a un premio o a una pena’ in opere che trattano per lo più materia religiosa.. Unicamente in uno dei commenti inseriti nella traduzione dei Metra di Boezio (IX,20), re Alfredo attribuisce a earnian il valore di ‘tendere a; sforzarsi di raggiungere uno scopo, un effetto’. Dall' analisi delle ca 600 occorrenze di earnian nella prosa antico inglese si conferma che nella maggior parte dei casi il termine veniva utilizzato per rendere lat. merēre/ promerēre nelle accezioni: 1) ‘meritare una buona o una cattiva parte; rendersi degno di un premio o di una pena’; 2) ‘ricevere come parte o come premio; guadagnare un salario’ e che Alfredo, nella parafrasi delle opere filosofiche De Consolatione Philosophiae di Boezio e i Soliloquia di S. Agostino, ancora una volta utilizza earnian con il significato che gli aveva attribuito nei suoi versi. Il valore intrinseco del termine antico inglese sembra quindi corrispondere per lo più a quello del lemma latino, originariamente legato all’idea di un valore interiore che dà diritto ad una giusta sanzione. Solo in secondo momento il valore di entrambi i termini si sarebbe esteso all’ambito del concreto per esprimere quell’idea di ‘guadagnare con il lavoro, il commercio, lo scambio’ testimoniata ancora oggi dall' inglese to earn.
2014
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