La depressione post-stroke (DPS) è indubbiamente la conseguenza neuropsichiatrica più frequente ed importante dell’ictus. Lo stretto legame tra depressione e peggiore prognosi funzionale nei pazienti con esiti di ictus giustifica l’importanza attribuita negli ultimi anni allo studio della DPS. In letteratura non ci sono studi sugli interventi cognitivo-comportamentali precoci della fase post-acuta. Gli obiettivi del seguente lavoro sono: a) descrivere lo stato depressivo dei pazienti post-ictus in fase post-acuta; b) sperimentare proposte d’intervento precoci ed efficaci. Nella prima parte dello studio, utilizzando una batteria neuropsicologica (Spinnler e Tognoni) ed analizzando gli items della scala Hamilton (Ham-D), sono state confrontate le performance del gruppo sperimentale composto da pazienti post-ictus (n=40) con quelle del gruppo di controllo (n=20), formato da pazienti ortopedici ricoverati nella stessa struttura. I risultati hanno confermato i dati presenti in letteratura: hanno evidenziato uno stato depressivo post-ictus caratterizzato da sintomi di tipo reattivo, non dipendenti da fattori esterni (ospedalizzazione ed invalidità). Inoltre nei risultati alla scala Hamilton (Ham-D) non è emersa alcuna differenza significativa tra i pazienti post-ictus suddivisi per la topografia della lesione cerebrale e la lateralità emisferica. Le conclusioni inducono a considerare la depressione post-ictus una tipologia differente per eziologia e trattamento. Nella seconda parte dello studio pazienti post-ictus con deficit neuropsicologici sono stati trattati con i seguenti interventi: (N=5) terapia metacognitiva e trattamento neuropsicologico; (N=5) trattamento neuropsicologico (N=5) terapia metacognitiva. I risultati contribuiscono al recente dibattito sull’intervento della terapia metacognitiva in presenza di quadri neuropsicologici alterati in fase sub-acuta.
La depressione post-stroke nella riabilitazione intensiva: uno studio sperimentale
2013-01-01
Abstract
La depressione post-stroke (DPS) è indubbiamente la conseguenza neuropsichiatrica più frequente ed importante dell’ictus. Lo stretto legame tra depressione e peggiore prognosi funzionale nei pazienti con esiti di ictus giustifica l’importanza attribuita negli ultimi anni allo studio della DPS. In letteratura non ci sono studi sugli interventi cognitivo-comportamentali precoci della fase post-acuta. Gli obiettivi del seguente lavoro sono: a) descrivere lo stato depressivo dei pazienti post-ictus in fase post-acuta; b) sperimentare proposte d’intervento precoci ed efficaci. Nella prima parte dello studio, utilizzando una batteria neuropsicologica (Spinnler e Tognoni) ed analizzando gli items della scala Hamilton (Ham-D), sono state confrontate le performance del gruppo sperimentale composto da pazienti post-ictus (n=40) con quelle del gruppo di controllo (n=20), formato da pazienti ortopedici ricoverati nella stessa struttura. I risultati hanno confermato i dati presenti in letteratura: hanno evidenziato uno stato depressivo post-ictus caratterizzato da sintomi di tipo reattivo, non dipendenti da fattori esterni (ospedalizzazione ed invalidità). Inoltre nei risultati alla scala Hamilton (Ham-D) non è emersa alcuna differenza significativa tra i pazienti post-ictus suddivisi per la topografia della lesione cerebrale e la lateralità emisferica. Le conclusioni inducono a considerare la depressione post-ictus una tipologia differente per eziologia e trattamento. Nella seconda parte dello studio pazienti post-ictus con deficit neuropsicologici sono stati trattati con i seguenti interventi: (N=5) terapia metacognitiva e trattamento neuropsicologico; (N=5) trattamento neuropsicologico (N=5) terapia metacognitiva. I risultati contribuiscono al recente dibattito sull’intervento della terapia metacognitiva in presenza di quadri neuropsicologici alterati in fase sub-acuta.Pubblicazioni consigliate
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