Dalla crisi dei sindacati dei lavoratori si evidenzia la forte riduzione delle tutele del lavoro e dei diritti sociali. La crisi della sovranità degli stati ha messo in discussione anche il sindacalismo operaio nato e sviluppatosi con il fordismo e lo stesso diritto del lavoro la cui identità è stata storicamente legata alle dinamiche ed alle trasformazioni dello Stato-Nazione. Siamo in presenza cioè, della fine dell’universalità della protezione sociale, con nuove contraddizioni all’interno dello stesso orizzonte dei diritti. La funzione emancipatrice dei diritti sociali verso la democrazia sostanziale ha subito, proprio dai processi di globalizzazione e dalle politiche di austerity in Europa, che hanno ulteriormente aggravato i caratteri di “frigidità sociale” dell’Unione un arretramento, e così, il diritto del lavoro inteso come “diritto sociale”. In questo scenario giuridico ed economico, si deve leggere l’approvazione del cosiddetto “Job Act” in Italia, un provvedimento generale di legge di riforma delle norme di legge in materia di diritto del lavoro. L’elemento fondamentale di cultura giuslavoristica della riforma è il passaggio dalla concezione della tutela nel posto di lavoro a quello nel mercato del lavoro.
Il diritto del lavoro, i diritti sociali: nuovi paradigmi nella crisi storica dello Stato-nazione
BALLISTRERI, Gandolfo Maurizio
2015-01-01
Abstract
Dalla crisi dei sindacati dei lavoratori si evidenzia la forte riduzione delle tutele del lavoro e dei diritti sociali. La crisi della sovranità degli stati ha messo in discussione anche il sindacalismo operaio nato e sviluppatosi con il fordismo e lo stesso diritto del lavoro la cui identità è stata storicamente legata alle dinamiche ed alle trasformazioni dello Stato-Nazione. Siamo in presenza cioè, della fine dell’universalità della protezione sociale, con nuove contraddizioni all’interno dello stesso orizzonte dei diritti. La funzione emancipatrice dei diritti sociali verso la democrazia sostanziale ha subito, proprio dai processi di globalizzazione e dalle politiche di austerity in Europa, che hanno ulteriormente aggravato i caratteri di “frigidità sociale” dell’Unione un arretramento, e così, il diritto del lavoro inteso come “diritto sociale”. In questo scenario giuridico ed economico, si deve leggere l’approvazione del cosiddetto “Job Act” in Italia, un provvedimento generale di legge di riforma delle norme di legge in materia di diritto del lavoro. L’elemento fondamentale di cultura giuslavoristica della riforma è il passaggio dalla concezione della tutela nel posto di lavoro a quello nel mercato del lavoro.Pubblicazioni consigliate
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