La crisi dell’umanesimo occidentale, che sin dagli inizi del Novecento ha inquietato la coscienza critica dei filosofi –da Nietzsche a Spengler, da Husserl, Heidegger e Jaspers- si è acutizzata dopo la seconda guerra mondiale, segnando una sorta di spartiacque fra le rassicuranti filosofie della storia e l’urto violento degli eventi bellici, che sembravano smentirle. Anche il paradigma illuministico della libertà ha subìto drammaticamente uno spostamento di senso ed una lacerazione profonda inflitta nel cuore dell’Europa da una delirante ideologia. Stregato dalla potenza onnicomprensiva della ragione, divenuta progressivamente universale ragione scientifica, l’uomo occidentale si è reso impotente a dar conto della libertà, quella evocata da Kierkegaard, convinto che questa non possa esaurirsi nella possibilità delle possibilità, ma radicarsi nella Potenza che l’ha posta. Un altro modo per ridire che anche l’universalità della ragione teoretica, volta a delineare i contorni dell’interiorità (il ‘conosci te stesso’), tesa a ricostruire l’intero universo dentro la coscienza di sé, ha finito per smarrire l’ambito della responsabilità dell’altro, decretando ancora una volta che l’essenza dell’umano non può essere definito solo mediante la potenza del logos greco . Da qui la posizione dell'ebraismo contemporaneo che è riuscito a riproporre un'etica della resistenza contro i demoni dei lager nazisti.

Libertà e resistenza al male. Etica e testimonianza

RICCI, Paola
2016-01-01

Abstract

La crisi dell’umanesimo occidentale, che sin dagli inizi del Novecento ha inquietato la coscienza critica dei filosofi –da Nietzsche a Spengler, da Husserl, Heidegger e Jaspers- si è acutizzata dopo la seconda guerra mondiale, segnando una sorta di spartiacque fra le rassicuranti filosofie della storia e l’urto violento degli eventi bellici, che sembravano smentirle. Anche il paradigma illuministico della libertà ha subìto drammaticamente uno spostamento di senso ed una lacerazione profonda inflitta nel cuore dell’Europa da una delirante ideologia. Stregato dalla potenza onnicomprensiva della ragione, divenuta progressivamente universale ragione scientifica, l’uomo occidentale si è reso impotente a dar conto della libertà, quella evocata da Kierkegaard, convinto che questa non possa esaurirsi nella possibilità delle possibilità, ma radicarsi nella Potenza che l’ha posta. Un altro modo per ridire che anche l’universalità della ragione teoretica, volta a delineare i contorni dell’interiorità (il ‘conosci te stesso’), tesa a ricostruire l’intero universo dentro la coscienza di sé, ha finito per smarrire l’ambito della responsabilità dell’altro, decretando ancora una volta che l’essenza dell’umano non può essere definito solo mediante la potenza del logos greco . Da qui la posizione dell'ebraismo contemporaneo che è riuscito a riproporre un'etica della resistenza contro i demoni dei lager nazisti.
2016
978-88-8333-584-6
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