Lo scritto evidenzia che nessun futuro i diritti fondamentali possono avere nel presente contesto segnato da una integrazione sovranazionale avanzata e dall'infittirsi dei vincoli discendenti dalla Comunità internazionale al di fuori dell'Europa, così come nessun futuro può avere quest'ultima se non a mezzo di un'adeguata tutela apprestata ai diritti. Si sofferma quindi sul "dialogo" tra le Corti, rilevando come non di rado di assista alla manipolazione dei dati giurisprudenziali da parte dell'una nei riguardi dell'altra Corte, fermo ad ogni buon conto restando il fatto che i casi di convergenza sembrano essere crescenti e sempre più considerevoli rispetto a quelli di divergenza degli indirizzi giurisprudenziali. Della qual cosa si ha riscontro tanto al piano degli orientamenti di merito quanto a quello delle tecniche decisorie. E, d'altronde, non per mero accidente, sempre più frequenti, sia con riguardo alle questioni eticamente sensibili che ai diritti economico-sociali, sono i casi in cui i giudici europei e gli stessi giudici costituzionali conformano come duttili, per principia, le loro decisioni, rimettendone quindi l'attuazione (e non la mera applicazione) ai giudici comuni.

Il futuro dei diritti fondamentali e dell’Europa

RUGGERI, Antonio
2016-01-01

Abstract

Lo scritto evidenzia che nessun futuro i diritti fondamentali possono avere nel presente contesto segnato da una integrazione sovranazionale avanzata e dall'infittirsi dei vincoli discendenti dalla Comunità internazionale al di fuori dell'Europa, così come nessun futuro può avere quest'ultima se non a mezzo di un'adeguata tutela apprestata ai diritti. Si sofferma quindi sul "dialogo" tra le Corti, rilevando come non di rado di assista alla manipolazione dei dati giurisprudenziali da parte dell'una nei riguardi dell'altra Corte, fermo ad ogni buon conto restando il fatto che i casi di convergenza sembrano essere crescenti e sempre più considerevoli rispetto a quelli di divergenza degli indirizzi giurisprudenziali. Della qual cosa si ha riscontro tanto al piano degli orientamenti di merito quanto a quello delle tecniche decisorie. E, d'altronde, non per mero accidente, sempre più frequenti, sia con riguardo alle questioni eticamente sensibili che ai diritti economico-sociali, sono i casi in cui i giudici europei e gli stessi giudici costituzionali conformano come duttili, per principia, le loro decisioni, rimettendone quindi l'attuazione (e non la mera applicazione) ai giudici comuni.
2016
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