Nel corso dell’ultimo decennio, anche a seguito della strutturale crisi delle economie a capitalismo avanzato, si va progressivamente delineando un nuovo quadro delle dinamiche socioeconomiche. Queste non investono più esclusivamente i rapporti Nord/Sud del pianeta, ma soprattutto gli equilibri interni dei paesi maggiormente colpiti da questo profondo cambiamento. Ciò si manifesta ancor più in alcuni contesti come quello italiano, da sempre caratterizzato da un irrisolto dualismo tra Nord e Sud del Paese, che sembra acuirsi e che propone una nuova “Questione Meridionale”. Tale ipotesi è riscontrabile analizzando degli studi di caso che mettono in luce le tendenze di alcune aree marginali a reagire a questi processi: da un lato, i percorsi che si registrano nella dimensione istituzionale; dall’altro lato, quei fenomeni che pur nascendo al di fuori delle istituzioni, sono riconducibili nel quadro più generale delle nuove politiche dell’Unione Europea, decisamente orientate alla promozione dell’innovazione sociale. Proponendo diverse ricerche, in ambiti che vanno dalla dimensione rurale a quella urbana, senza tralasciare il punto di vista politico e quello dei servizi sociali, il presente testo propone una riflessione, anche in chiave critica, su tali questioni, ponendo l’attenzione su quei processi ai quali ricondurre l’avvio di nuove “norme istituzionali”.

Le aree marginali tra politiche istituzionali e pratiche di innovazione sociale

MOSTACCIO, Fabio;MUSOLINO, MONICA
2017-01-01

Abstract

Nel corso dell’ultimo decennio, anche a seguito della strutturale crisi delle economie a capitalismo avanzato, si va progressivamente delineando un nuovo quadro delle dinamiche socioeconomiche. Queste non investono più esclusivamente i rapporti Nord/Sud del pianeta, ma soprattutto gli equilibri interni dei paesi maggiormente colpiti da questo profondo cambiamento. Ciò si manifesta ancor più in alcuni contesti come quello italiano, da sempre caratterizzato da un irrisolto dualismo tra Nord e Sud del Paese, che sembra acuirsi e che propone una nuova “Questione Meridionale”. Tale ipotesi è riscontrabile analizzando degli studi di caso che mettono in luce le tendenze di alcune aree marginali a reagire a questi processi: da un lato, i percorsi che si registrano nella dimensione istituzionale; dall’altro lato, quei fenomeni che pur nascendo al di fuori delle istituzioni, sono riconducibili nel quadro più generale delle nuove politiche dell’Unione Europea, decisamente orientate alla promozione dell’innovazione sociale. Proponendo diverse ricerche, in ambiti che vanno dalla dimensione rurale a quella urbana, senza tralasciare il punto di vista politico e quello dei servizi sociali, il presente testo propone una riflessione, anche in chiave critica, su tali questioni, ponendo l’attenzione su quei processi ai quali ricondurre l’avvio di nuove “norme istituzionali”.
2017
978-88-548-0150-6
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