L’entusiasmo per l’evento rivoluzionario prodottosi in piena tormenta di guerra, la sensazione che l’Ottobre rosso rappresenti l’inizio d’una nuova era nella storia dell’umanità, l’interesse vivissimo per l’esperimento che si sta realizzando nella Russia dei soviet, non impediscono agli anarchici, pur nella solidarietà con la Rivoluzione minacciata dai suoi tanti nemici, di percepire con immediatezza i pericoli d’involuzione autoritaria d’una rivoluzione che si faccia Stato, e i sintomi premonitori dei processi degenerativi insiti nella pratica bolscevica della dittatura del proletariato. Diversa la posizione dei repubblicani, portati ad esultare per la rivoluzione di Febbraio che con l’abbattimento dell’autocrazia zarista ha rafforzato la valenza democratica, se non rivoluzionaria, della guerra condotta dall’Intesa contro gli “Imperi tedeschi”, ma poi altrettanto pronti a percepire il pericolo che l’avvento al potere di Lenin preluda alla pace separata della Russia. Da qui l’accesa polemica repubblicana contro il bolscevismo antinazionale e dissolvitore, cui non senza fatica subentrerà una più articolata valutazione critica dei portati storici della prima Rivoluzione proletaria vittoriosa.

La Sinistra non marxista e la Rivoluzione russa: anarchici e repubblicani

FEDELE s:
2017-01-01

Abstract

L’entusiasmo per l’evento rivoluzionario prodottosi in piena tormenta di guerra, la sensazione che l’Ottobre rosso rappresenti l’inizio d’una nuova era nella storia dell’umanità, l’interesse vivissimo per l’esperimento che si sta realizzando nella Russia dei soviet, non impediscono agli anarchici, pur nella solidarietà con la Rivoluzione minacciata dai suoi tanti nemici, di percepire con immediatezza i pericoli d’involuzione autoritaria d’una rivoluzione che si faccia Stato, e i sintomi premonitori dei processi degenerativi insiti nella pratica bolscevica della dittatura del proletariato. Diversa la posizione dei repubblicani, portati ad esultare per la rivoluzione di Febbraio che con l’abbattimento dell’autocrazia zarista ha rafforzato la valenza democratica, se non rivoluzionaria, della guerra condotta dall’Intesa contro gli “Imperi tedeschi”, ma poi altrettanto pronti a percepire il pericolo che l’avvento al potere di Lenin preluda alla pace separata della Russia. Da qui l’accesa polemica repubblicana contro il bolscevismo antinazionale e dissolvitore, cui non senza fatica subentrerà una più articolata valutazione critica dei portati storici della prima Rivoluzione proletaria vittoriosa.
2017
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