Una riflessione filosofico-simbolica sulla migrazione come condizione critica del nostro tempo, ripercorrendo "La leggenda del pianista sull’Oceano" sul tema dello spaesamento. La relazione tra le matrici culturali che pure nel caso dell’abbandono legano alla propria origine, e il richiamo dell’appartenenza al nuovo tessuto sociale e spaziale, appare significativamente laddove vien meno la “terra” - nell’accezione rassicurante comunemente data. Ci chiediamo, è mai possibile recidere l’identità, intesa come il modo – anzi il nodo – che lega ciascuno di noi ai modelli, alle immagini, ai valori delle diverse culture con cui entriamo in contatto? La vicenda del protagonista Novecento – figura del migrante eterno – lascia emergere in tutta la sua carica simbolica il nesso ineludibile tra abbandonare e approdare.
Spazi d’essere. Spunti di riflessione da "La leggenda del pianista sull’Oceano”
Maria Grazia Recupero
2017-01-01
Abstract
Una riflessione filosofico-simbolica sulla migrazione come condizione critica del nostro tempo, ripercorrendo "La leggenda del pianista sull’Oceano" sul tema dello spaesamento. La relazione tra le matrici culturali che pure nel caso dell’abbandono legano alla propria origine, e il richiamo dell’appartenenza al nuovo tessuto sociale e spaziale, appare significativamente laddove vien meno la “terra” - nell’accezione rassicurante comunemente data. Ci chiediamo, è mai possibile recidere l’identità, intesa come il modo – anzi il nodo – che lega ciascuno di noi ai modelli, alle immagini, ai valori delle diverse culture con cui entriamo in contatto? La vicenda del protagonista Novecento – figura del migrante eterno – lascia emergere in tutta la sua carica simbolica il nesso ineludibile tra abbandonare e approdare.File | Dimensione | Formato | |
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