Si formula e si dimostra l’ipotesi che alcuni dettagli esegetici, patristici e medievali, del versetto 2,6 del Cantico dei cantici - La sua sinistra è sotto il mio capo, la sua destra mi abbraccerà - ricorrenti a partire dal 4° secolo, erano presenti già nell’interpretazione di Origene di Alessandria (III sec.), il cui Commentario al libro biblico è in gran parte perduto. Il versetto, scandito dalla sposa protagonista del poemetto, al suo primo incontro con lo sposo che la sostiene amorevolmente tra le braccia, fu spesso inteso in senso escatologico, in accordo al “cammino salvifico” della Chiesa sorretto da Cristo. L’ipotesi ora esposta trova riscontro anche nella iconografia medievale; Cant 2,6 ha un significato spirituale, già presente nella riflessione di Origene: è un momento del cammino umano, essendo possibile ad ogni essere umano valicare i diversi gradi che separano l’amore “che erroneamente viene chiamato amore carnale” (Heinrich Böll) - dall’amore divino.

L’esegesi patristica di Cant. 2,6, in Spazi e tempi delle emozioni. Dai primi secoli all’età bizantina. Atti del Convegno “Progetto FIR 2014” e delle VI Giornate di Studio della CULCA a cura di Paolo B. Cipolla, Carmelo Crimi, Renata Gentile, Lisania Giordano, Arianna Rotondo, Bonanno Editore, (Orpheus) Acireale – Roma (2018) pp. 11-32 ISBN 978-88-6318-205-7

barbara
2018-01-01

Abstract

Si formula e si dimostra l’ipotesi che alcuni dettagli esegetici, patristici e medievali, del versetto 2,6 del Cantico dei cantici - La sua sinistra è sotto il mio capo, la sua destra mi abbraccerà - ricorrenti a partire dal 4° secolo, erano presenti già nell’interpretazione di Origene di Alessandria (III sec.), il cui Commentario al libro biblico è in gran parte perduto. Il versetto, scandito dalla sposa protagonista del poemetto, al suo primo incontro con lo sposo che la sostiene amorevolmente tra le braccia, fu spesso inteso in senso escatologico, in accordo al “cammino salvifico” della Chiesa sorretto da Cristo. L’ipotesi ora esposta trova riscontro anche nella iconografia medievale; Cant 2,6 ha un significato spirituale, già presente nella riflessione di Origene: è un momento del cammino umano, essendo possibile ad ogni essere umano valicare i diversi gradi che separano l’amore “che erroneamente viene chiamato amore carnale” (Heinrich Böll) - dall’amore divino.
2018
978-88-6318-205-7
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