Mutazioni somatiche attivanti a carico del gene ubiquitin specific protease 8 (USP8) sono state identificate in circa il 50% dei tumori ipofisari ACTH-secernenti (o corticotropinomi). Un potenziale ruolo negativo delle mutazioni somatiche di USP8 nel predire l’outcome post-chirurgico è suggerito da livelli post-operatori più elevati di cortisolo libero urinario (CLU) e dalla minor prevalenza di insufficienza surrenalica dopo chirurgia ipofisaria nei pazienti con corticotropinomi USP8-mutati rispetto ai wild-type. L’obiettivo del nostro studio è stato quello di valutare l’impatto delle mutazioni somatiche di USP8 sulla remissione di malattia nel medio-lungo termine. Dati biochimici, radiologici e clinici sono stati analizzati in 48 pazienti. Nei pazienti con corticotropinomi USP8-mutati rispetto ai wild-type sono stati documentati: i) età alla diagnosi significativamente inferiore (media ± SD 46 ± 10 anni vs 53 ± 11 anni; P=0.028); ii) valori pre-operatori di CLU significativamente più elevati (mediana IQR μg/24 ore 1174.0, 1184.5 vs 480.0, 405.3; P=0.045). La recidiva di malattia a 10 anni è risultata significativamente più frequente nei pazienti con corticotropinomi USP8-mutati (58% vs 18% P = 0.026). Inoltre in questi pazienti la recidiva si è presentata significativamente più precocemente (mesi 70, 44-97 95% CI vs 102, 86-119 95% CI; P=0.019). Il nostro studio conferma il potenziale impatto negativo delle mutazioni somatiche di USP8 sull’outcome post-chirurgico in pazienti con malattia di Cushing.

NUOVE PROSPETTIVE NELLE BASI GENETICHE DELLA MALATTIA DI CUSHING

ALBANI, ADRIANA
2018-11-26

Abstract

Mutazioni somatiche attivanti a carico del gene ubiquitin specific protease 8 (USP8) sono state identificate in circa il 50% dei tumori ipofisari ACTH-secernenti (o corticotropinomi). Un potenziale ruolo negativo delle mutazioni somatiche di USP8 nel predire l’outcome post-chirurgico è suggerito da livelli post-operatori più elevati di cortisolo libero urinario (CLU) e dalla minor prevalenza di insufficienza surrenalica dopo chirurgia ipofisaria nei pazienti con corticotropinomi USP8-mutati rispetto ai wild-type. L’obiettivo del nostro studio è stato quello di valutare l’impatto delle mutazioni somatiche di USP8 sulla remissione di malattia nel medio-lungo termine. Dati biochimici, radiologici e clinici sono stati analizzati in 48 pazienti. Nei pazienti con corticotropinomi USP8-mutati rispetto ai wild-type sono stati documentati: i) età alla diagnosi significativamente inferiore (media ± SD 46 ± 10 anni vs 53 ± 11 anni; P=0.028); ii) valori pre-operatori di CLU significativamente più elevati (mediana IQR μg/24 ore 1174.0, 1184.5 vs 480.0, 405.3; P=0.045). La recidiva di malattia a 10 anni è risultata significativamente più frequente nei pazienti con corticotropinomi USP8-mutati (58% vs 18% P = 0.026). Inoltre in questi pazienti la recidiva si è presentata significativamente più precocemente (mesi 70, 44-97 95% CI vs 102, 86-119 95% CI; P=0.019). Il nostro studio conferma il potenziale impatto negativo delle mutazioni somatiche di USP8 sull’outcome post-chirurgico in pazienti con malattia di Cushing.
26-nov-2018
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