Obiettivo della presente indagine è rendere conto della travagliata evoluzione che ha interessato la retroattività in mitius, da un lato, e la firmitas del giudicato, dall'altro. La ricerca muove dai presupposti applicativi e dalle più significative e dibattute questioni interpretative sorte con riferimento ai commi 2-4 dell'art. 2 c.p., per poi soffermarsi sull'individuazione del fondamento della lex mitior, dando atto del suo progressivo riconoscimento come principio fondamentale nella dimensione nazionale, europea ed internazionale. La seconda parte dello studio si concentra, invece, sul processo di progressiva erosione che ha coinvolto il principio di intangibilità del giudicato, per poi passare a esaminare le ragioni che storicamente hanno sorretto la prevalenza di questo sbarramento rispetto all'operatività della retroattività favorevole. In questa prospettiva, alla stregua di un'attenta opera di bilanciamento tra interessi contrapposti si procederà ad accertare se sia ancora legittima la prevalenza che il legislatore accorda al giudicato a fronte di modifiche favorevoli della disciplina o se, piuttosto - anche alla luce della nuova valenza che entrambi gli istituti rivestono nell'ordinamento - , non sarebbe auspicabile una revisione della vigente disciplina normativa in punto di successione di leggi.

Successione di leggi penali e giudicato

NARDI, VALERIE
2018-11-29

Abstract

Obiettivo della presente indagine è rendere conto della travagliata evoluzione che ha interessato la retroattività in mitius, da un lato, e la firmitas del giudicato, dall'altro. La ricerca muove dai presupposti applicativi e dalle più significative e dibattute questioni interpretative sorte con riferimento ai commi 2-4 dell'art. 2 c.p., per poi soffermarsi sull'individuazione del fondamento della lex mitior, dando atto del suo progressivo riconoscimento come principio fondamentale nella dimensione nazionale, europea ed internazionale. La seconda parte dello studio si concentra, invece, sul processo di progressiva erosione che ha coinvolto il principio di intangibilità del giudicato, per poi passare a esaminare le ragioni che storicamente hanno sorretto la prevalenza di questo sbarramento rispetto all'operatività della retroattività favorevole. In questa prospettiva, alla stregua di un'attenta opera di bilanciamento tra interessi contrapposti si procederà ad accertare se sia ancora legittima la prevalenza che il legislatore accorda al giudicato a fronte di modifiche favorevoli della disciplina o se, piuttosto - anche alla luce della nuova valenza che entrambi gli istituti rivestono nell'ordinamento - , non sarebbe auspicabile una revisione della vigente disciplina normativa in punto di successione di leggi.
29-nov-2018
successione di leggi penali; principio di retroattività favorevole; intangibilità del giudicato;
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