Letta per lo più come valorizzazione dell’agire umano, attraverso la tripartizione di lavoro, opera e azione, Vita activa riserva anche nel presente ulteriori e preziosi spunti di riflessione. Si pensi, ad esempio, alla critica nei confronti dell’eccessiva fiducia sul potere della scienza o sulle degenerazioni impresse dalla modernità negli stili di vita personale e sociale. Dare vita al pensiero, questa è l’appassionata eredità che ci lascia Hannah Arendt, nonostante molta acqua sia passata sotto i ponti, nonostante che la politica con le sue conquiste e i suoi fallimenti stenti ancora ad individuare nuovi inizi; nonostante che gli uomini, forti nei progressi e vulnerabili negli obiettivi, considerino ancora la libertà personale e sociale come un bene da conquistare. Leggere ancora queste pagine è per i contemporanei un monito attuale per ricondurre la politica all’esperienza autentica dell’uomo, incentivando la coscienza critica e resistendo contro tutte le deformazioni patologiche che la modernità ci ha amaramente lasciato. La vita è certo il bene supremo, ma soltanto nel momento in cui la libertà personale, offerta all’impegno per la cosa pubblica, diventa il bene necessario e il pegno per la riconsegna a tutti del mondo comune.
La vita è il bene supremo? Hannah Arendt e l'età moderna
RICCI, Paola
2018-01-01
Abstract
Letta per lo più come valorizzazione dell’agire umano, attraverso la tripartizione di lavoro, opera e azione, Vita activa riserva anche nel presente ulteriori e preziosi spunti di riflessione. Si pensi, ad esempio, alla critica nei confronti dell’eccessiva fiducia sul potere della scienza o sulle degenerazioni impresse dalla modernità negli stili di vita personale e sociale. Dare vita al pensiero, questa è l’appassionata eredità che ci lascia Hannah Arendt, nonostante molta acqua sia passata sotto i ponti, nonostante che la politica con le sue conquiste e i suoi fallimenti stenti ancora ad individuare nuovi inizi; nonostante che gli uomini, forti nei progressi e vulnerabili negli obiettivi, considerino ancora la libertà personale e sociale come un bene da conquistare. Leggere ancora queste pagine è per i contemporanei un monito attuale per ricondurre la politica all’esperienza autentica dell’uomo, incentivando la coscienza critica e resistendo contro tutte le deformazioni patologiche che la modernità ci ha amaramente lasciato. La vita è certo il bene supremo, ma soltanto nel momento in cui la libertà personale, offerta all’impegno per la cosa pubblica, diventa il bene necessario e il pegno per la riconsegna a tutti del mondo comune.Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.