La pace tra Corinto e Tebe del 365 a.C. (Xen. Hell. 7, 4, 6)

Nel 366/5 a.C. Corinto esplorò la possibilità di siglare una pace con Tebe, mentre cercava di porre fine alle lunghe guerre che la impoverirono notevolmente. In una breve sintesi, Senofonte afferma che questa possibilità derivava dalle recenti sconfitte nel proprio territorio e dall'aperta ostilità nei confronti di Atene. Sparta si rifiutò di firmare un accordo di pace con Tebe accanto a Corinto perché ciò l'avrebbe privato del controllo su Messene. Un'analisi più approfondita delle fonti indica un legame tra la pace con Tebe e l'assassinio dell'aspirante tiranno Timofane, che guidò i mercenari reclutati e mantenuti da Corinto: rovesciare la tirannide incipiente avrebbe potuto causare grandi ripercussioni negli strati sociali della città ; così il governo corinzio optava per un accordo di pace con Tebe, sebbene ciò comportasse l'abbandono della storica alleanza con Sparta.