La questione della liceità della circoncisione “rituale” tra tutela dell’identità religiosa del gruppo e salvaguardia del diritto individuale alla integrità fisica

Il saggio affronta la questione riguardante la liceità della circoncisione maschile "rituale", che viene cioè eseguita per ragioni non terapeutiche. La mutilazione genitale femminile (MGF) è considerata una violazione dei diritti umani nel mondo occidentale; al contrario, la circoncisione maschile per ragioni non terapeutiche è attualmente tollerata. Tuttavia, in molti Paesi gli esperti hanno evidenziato l'effetto permanente della circoncisione sull'integrità fisica e l'importanza speciale del diritto all'autodeterminazione. L'Autore sottolinea i problemi che la circoncisione pone nell'ordinamento giuridico italiano, considerando la legislazione speciale relativa agli ebrei (legge n. 101/1989) e la giurisprudenza che considera la pratica lecita nel caso in cui sia eseguita con il consenso dei genitori e secondo il regole dell'arte medica.