La tesi di dottorato, il cui titolo è Paul K. Feyerabend. L’euristica del dissenso e la fine dell’epistemologia tradizionale, sviluppa diversi livelli di lettura della filosofia di Feyerabend, concentrandosi con particolare attenzione sulla costruzione del profilo teorico che Feyerabend matura durante il primo decennio della sua attività di ricerca, individuabile tra la fine degli anni Cinquanta e i primi anni Settanta. Nel primo livello della ricerca mostro che la filosofia di Feyerabend durante gli anni Sessanta sia caratterizzata in modo preminente dalla formulazione di un’euristica alternativa a quella del paradigma scientifico classico. Feyerabend costruisce la sua euristica del dissenso rileggendo in chiave autoritaria la filosofia dell’empirismo classico e del neoempirismo logico del Circolo di Vienna; all’interno dell’euristica del dissenso feyerabendiana l’elemento qualificante è il valore della divergenza, considerata come motore del progresso scientifico. Il secondo punto mostra in che termini la filosofia di Feyerabend non è da intendersi come una epistemologia negativa, bensì come una vera e propria proposta metodologica: in questo senso ho sviluppato argomenti che mostrano come durante gli anni Sessanta Feyerabend sia impegnato, sulla scorta della filosofia popperiana, nella costruzione di una metodologia pluralistica del controllo, e che la svolta verso il pluralismo metodologico, avviene grazie alla lettura di Mill. Nel terzo e ultimo punto trattato nella ricerca mi impegno a dirimere il carattere della filosofia politica di Feyerabend, leggendola non come libertaria bensì più come un liberalismo di matrice milliana, ma applicato al discorso epistemologico. Nel contesto del lavoro sul portato dell’eredità milliana nella filosofia di Feyerabend, mostro in che modo l’epistemologo austriaco, dopo l’applicazione delle idee milliane nel quadro del pluralismo metodologico, tenti di riportare sul piano sociale l’idea di libertà di Mill, inaugurando così una nuova fase della sua filosofia, in cui, anziché impegnarsi in ambito epistemologico, Feyerabend sposta il momento critico della sua filosofia verso la discussione degli ideali epistemici sui quali poggia il paradigma scientifico classico.

Paul K. Feyerabend. L'euristica del dissenso e la fine dell'epistemologia tradizionale

SURACE, VINCENZO
2019-11-25

Abstract

La tesi di dottorato, il cui titolo è Paul K. Feyerabend. L’euristica del dissenso e la fine dell’epistemologia tradizionale, sviluppa diversi livelli di lettura della filosofia di Feyerabend, concentrandosi con particolare attenzione sulla costruzione del profilo teorico che Feyerabend matura durante il primo decennio della sua attività di ricerca, individuabile tra la fine degli anni Cinquanta e i primi anni Settanta. Nel primo livello della ricerca mostro che la filosofia di Feyerabend durante gli anni Sessanta sia caratterizzata in modo preminente dalla formulazione di un’euristica alternativa a quella del paradigma scientifico classico. Feyerabend costruisce la sua euristica del dissenso rileggendo in chiave autoritaria la filosofia dell’empirismo classico e del neoempirismo logico del Circolo di Vienna; all’interno dell’euristica del dissenso feyerabendiana l’elemento qualificante è il valore della divergenza, considerata come motore del progresso scientifico. Il secondo punto mostra in che termini la filosofia di Feyerabend non è da intendersi come una epistemologia negativa, bensì come una vera e propria proposta metodologica: in questo senso ho sviluppato argomenti che mostrano come durante gli anni Sessanta Feyerabend sia impegnato, sulla scorta della filosofia popperiana, nella costruzione di una metodologia pluralistica del controllo, e che la svolta verso il pluralismo metodologico, avviene grazie alla lettura di Mill. Nel terzo e ultimo punto trattato nella ricerca mi impegno a dirimere il carattere della filosofia politica di Feyerabend, leggendola non come libertaria bensì più come un liberalismo di matrice milliana, ma applicato al discorso epistemologico. Nel contesto del lavoro sul portato dell’eredità milliana nella filosofia di Feyerabend, mostro in che modo l’epistemologo austriaco, dopo l’applicazione delle idee milliane nel quadro del pluralismo metodologico, tenti di riportare sul piano sociale l’idea di libertà di Mill, inaugurando così una nuova fase della sua filosofia, in cui, anziché impegnarsi in ambito epistemologico, Feyerabend sposta il momento critico della sua filosofia verso la discussione degli ideali epistemici sui quali poggia il paradigma scientifico classico.
25-nov-2019
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