L’articolo intende offrire una ricostruzione dell’attività filologica di Concetto Marchesi attraverso un’analisi delle sue dichiarazioni di metodo e un esame dei suoi scritti. Gli ambiti nei quali si è esercitata la sua attività di ricerca sono messi a fuoco e ripercorsi: quello, giovanile, delle analisi paleografiche e filologiche, condotte su manoscritti per lo più ignoti (1898-1913); quello degli scolî e i commentari a Persio (1911-1912), che con essi si interseca; quello degli studi sulla fortuna dei testi, indagata nelle traduzioni medievali e nei volgarizzamenti inediti (1904-1917); quello della critica testuale e dell’edizione dei testi, di cui l’edizione critica di Arnobio rappresenta, fin dalla prima pubblicazione del 1934 (19532), il frutto più maturo.
La filologia classica di Concetto Marchesi: teoria e prassi
A. M. Urso
2019-01-01
Abstract
L’articolo intende offrire una ricostruzione dell’attività filologica di Concetto Marchesi attraverso un’analisi delle sue dichiarazioni di metodo e un esame dei suoi scritti. Gli ambiti nei quali si è esercitata la sua attività di ricerca sono messi a fuoco e ripercorsi: quello, giovanile, delle analisi paleografiche e filologiche, condotte su manoscritti per lo più ignoti (1898-1913); quello degli scolî e i commentari a Persio (1911-1912), che con essi si interseca; quello degli studi sulla fortuna dei testi, indagata nelle traduzioni medievali e nei volgarizzamenti inediti (1904-1917); quello della critica testuale e dell’edizione dei testi, di cui l’edizione critica di Arnobio rappresenta, fin dalla prima pubblicazione del 1934 (19532), il frutto più maturo.File | Dimensione | Formato | |
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