La sensibilità di cui ciascuno di noi è potenzialmente dotato deve alimentarsi di apparati simbolici attraverso un continuo e mai concluso processo di alfabetizzazione. Se è vero che l’apprendimento non può essere tale senza la scoperta, l’invenzione e la creatività è altrettanto vero che l’emancipazione comprende anche l’elevazione dell’essere umano rispetto ai bisogni più elementari. Il sistema scolastico concepito attraverso programmi, schede, tabelle, registri e tassonomie di vario genere è portato a utilizzare scarsamente tutto ciò che succede effettivamente nelle aule: il punto di vista degli studenti, la gran parte delle domande e delle risposte che essi pongono sono considerati infatti elementi di scarsa o addirittura di nessuna importanza. Da una prospettiva pedagogica è importante invece migliorare il comportamento dell’insegnante per ciò che riguarda la conduzione della classe e modificare gli schemi mentali e il grado di flessibilità con cui egli è capace di adattare il sapere disciplinare alle esigenze di apprendimento dei singoli studenti rendendolo maggiormente fruibile anche per tutto il gruppo classe. Inoltre è fondamentale porre attenzione alla dimensione pratico-laboratoriale e alle componenti comunicative, cognitive, gestionali e partecipative in quella che gli americani definiscono “Flipped classroom”, ovvero la classe capovolta, nella quale assumono una rilevanza determinante i nuovi ambienti per l’apprendimento, gli strumenti tecnologici e il clima che in classe si riesce a instaurare.

Scuola, docenti e studenti nel modello della flipped classroom

Panarello, Patrizia
2019-01-01

Abstract

La sensibilità di cui ciascuno di noi è potenzialmente dotato deve alimentarsi di apparati simbolici attraverso un continuo e mai concluso processo di alfabetizzazione. Se è vero che l’apprendimento non può essere tale senza la scoperta, l’invenzione e la creatività è altrettanto vero che l’emancipazione comprende anche l’elevazione dell’essere umano rispetto ai bisogni più elementari. Il sistema scolastico concepito attraverso programmi, schede, tabelle, registri e tassonomie di vario genere è portato a utilizzare scarsamente tutto ciò che succede effettivamente nelle aule: il punto di vista degli studenti, la gran parte delle domande e delle risposte che essi pongono sono considerati infatti elementi di scarsa o addirittura di nessuna importanza. Da una prospettiva pedagogica è importante invece migliorare il comportamento dell’insegnante per ciò che riguarda la conduzione della classe e modificare gli schemi mentali e il grado di flessibilità con cui egli è capace di adattare il sapere disciplinare alle esigenze di apprendimento dei singoli studenti rendendolo maggiormente fruibile anche per tutto il gruppo classe. Inoltre è fondamentale porre attenzione alla dimensione pratico-laboratoriale e alle componenti comunicative, cognitive, gestionali e partecipative in quella che gli americani definiscono “Flipped classroom”, ovvero la classe capovolta, nella quale assumono una rilevanza determinante i nuovi ambienti per l’apprendimento, gli strumenti tecnologici e il clima che in classe si riesce a instaurare.
2019
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Patrizia-Panarello_SCUOLA-DOCENTI-E-STUDENTI-NEL-MODELLO-DELLA-FLIPPED-CLASSROOM.pdf

accesso aperto

Descrizione: articolo su rivista
Tipologia: Versione Editoriale (PDF)
Licenza: Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione 325.11 kB
Formato Adobe PDF
325.11 kB Adobe PDF Visualizza/Apri
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11570/3150241
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact