Il flusso di idee, culti e dottrine che percorse tutto il Mediterraneo antico e in particolare la Magna Grecia in epoca arcaica e classica è noto a tutti per la sua ampiezza e ricchezza. Le colonie greche d’occidente sono state la fucina di una fitta rete di intrecci tra culti misterici, filoni sapienziali, dottrine esoteriche e iniziatiche. Un aspetto particolare di questa commistione di idee e culti è rappresentato dalla dottrina orfica che, pur avendo radici nella cultura greca, ebbe ascendenze egizie e mesopotamiche e discendenze che si irradiarono su tutto il Mediterraneo antico, manifestandosi soprattutto in Magna Grecia. Influssi culturali sono evidenti in particolare in ambito letterario con i numerosi richiami all’Enûma Elish babilonese e al Papiro Ani egizio. Al centro di questa fitta rete di influssi reciproci e flussi di persone e culti, la Magna Grecia vide nell’orfismo enuclearsi uno degli aspetti fondamentali della sua religiosità. La diffusione dell’Orfismo in tutto il mediterraneo antico è testimoniata, tra l’altro, dal rinvenimento in vari siti funerari, sparsi dalla Magna Grecia fino a Creta e al Ponto, di oggetti particolari, le cosiddette “lamine d’oro orfiche". Rimanendo in Calabria, merita particolare attenzione la lamina di Hipponion, la più antica tra le laminette auree orfiche magno greche. Il testo si sofferma sulle interessanti analogie tra i testi delle "lamine orfiche" e alcuni passi di importanti testi mitologici dell'antica Mesopotamia, come Enki e Ninhursag, La discesa di Inanna / Ishtar agli Inferi, oltre che sulle suggestive somiglianze cultuali e rituali oltre che terminologiche: l'acqua della vita e l'albero della vita sono oggetto di analisi più approfondita.

“Influenze e analogie tra culti orientali e Orfismo in Magna Grecia”

Annunziata Rositani
2013-01-01

Abstract

Il flusso di idee, culti e dottrine che percorse tutto il Mediterraneo antico e in particolare la Magna Grecia in epoca arcaica e classica è noto a tutti per la sua ampiezza e ricchezza. Le colonie greche d’occidente sono state la fucina di una fitta rete di intrecci tra culti misterici, filoni sapienziali, dottrine esoteriche e iniziatiche. Un aspetto particolare di questa commistione di idee e culti è rappresentato dalla dottrina orfica che, pur avendo radici nella cultura greca, ebbe ascendenze egizie e mesopotamiche e discendenze che si irradiarono su tutto il Mediterraneo antico, manifestandosi soprattutto in Magna Grecia. Influssi culturali sono evidenti in particolare in ambito letterario con i numerosi richiami all’Enûma Elish babilonese e al Papiro Ani egizio. Al centro di questa fitta rete di influssi reciproci e flussi di persone e culti, la Magna Grecia vide nell’orfismo enuclearsi uno degli aspetti fondamentali della sua religiosità. La diffusione dell’Orfismo in tutto il mediterraneo antico è testimoniata, tra l’altro, dal rinvenimento in vari siti funerari, sparsi dalla Magna Grecia fino a Creta e al Ponto, di oggetti particolari, le cosiddette “lamine d’oro orfiche". Rimanendo in Calabria, merita particolare attenzione la lamina di Hipponion, la più antica tra le laminette auree orfiche magno greche. Il testo si sofferma sulle interessanti analogie tra i testi delle "lamine orfiche" e alcuni passi di importanti testi mitologici dell'antica Mesopotamia, come Enki e Ninhursag, La discesa di Inanna / Ishtar agli Inferi, oltre che sulle suggestive somiglianze cultuali e rituali oltre che terminologiche: l'acqua della vita e l'albero della vita sono oggetto di analisi più approfondita.
2013
8849839596
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