In questo testo discuto con Carmelo Vigna il tema della finitezza e dell'infinità soggettiva, a partire dal rilievo della nostra finitezza fisica o corporea e da quello, altrettanto inoppugnabile, della nostra infinità intenzionale. Proprio il lato della nostra infinità intenzionale sembra farci concludere (secondo una necessità di tipo condizionale) per l'impossibilità che l'esperienza soggettiva (condizionata, progressiva e mai assoluta) trovi un punto di arresto inoltrepassabile come la morte parrebbe poter essere.

Finità e infinità della soggettività. Lettera aperta a Carmelo Vigna

PAOLO BETTINESCHI
2012-01-01

Abstract

In questo testo discuto con Carmelo Vigna il tema della finitezza e dell'infinità soggettiva, a partire dal rilievo della nostra finitezza fisica o corporea e da quello, altrettanto inoppugnabile, della nostra infinità intenzionale. Proprio il lato della nostra infinità intenzionale sembra farci concludere (secondo una necessità di tipo condizionale) per l'impossibilità che l'esperienza soggettiva (condizionata, progressiva e mai assoluta) trovi un punto di arresto inoltrepassabile come la morte parrebbe poter essere.
2012
978-88-97806-09-7
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