Tecnica, instabilità, angoscia. Interpretazione del tempo presente

In questo testo si dà un interpretazione generale del tempo presente, a partire dal fenomeno della tecnica, e dai concetti di instabilità e di angoscia. Ci si confronta con diversi autori in campo filosofico (fra gli altri Nietzsche, Heidegger, Vattimo, Lyotard, Severino, Jonas, Galimberti) e con diversi altri autori in campo psicoanalitico (Freud, Klein, Mahler, Spitz, Fornari e altri ancora). Il saggio è diviso in due parti. In una prima si ricostruiscono e discutono le dinamiche ontologiche, e in una seconda parte le dinamiche antropologiche che stanno alla base del tempo presente. Più in particolare, si discute del rapporto: fra postmodernità e tecnica; fra l'ipotetismo scientifico e la potenza della tecnica contemporanea; fra il desiderio e l'instabilità del suo appagamento; fra l'instabilità, l'angoscia e le forme patologiche dell'esistenza; fra l'età della tecnica e le prospettive di riparazione a cui è possibile guardare in maniera positiva.