Oggetto del presente lavoro è stato quello di indagare l’impegno politico e civile di Ottavia Penna Buscemi, una delle ventuno donne elette, il 2 giugno 1946, all’Assemblea Costituente. In particolare, la baronessa Penna, di Caltagirone, veniva eletta deputato nel XXIX collegio elettorale di Catania, nelle liste del Fronte dell’Uomo Qualunque. Attraverso l’analisi di documenti conservati nell’archivio di famiglia, è stato possibile tracciare un profilo, benché problematico della deputata siciliana, stretta fra la risalente cultura maschilista dell’esclusione, tipica del ceto politico del tempo, e quel nuovo modello repubblicano, che si andava imponendo, a cui aveva aderito gran parte del movimento sia cattolico che conservatore.
Una donna qualunque alla Costituente: Ottavia Penna Buscemi
PELLERITI, Provvidenza
2010-01-01
Abstract
Oggetto del presente lavoro è stato quello di indagare l’impegno politico e civile di Ottavia Penna Buscemi, una delle ventuno donne elette, il 2 giugno 1946, all’Assemblea Costituente. In particolare, la baronessa Penna, di Caltagirone, veniva eletta deputato nel XXIX collegio elettorale di Catania, nelle liste del Fronte dell’Uomo Qualunque. Attraverso l’analisi di documenti conservati nell’archivio di famiglia, è stato possibile tracciare un profilo, benché problematico della deputata siciliana, stretta fra la risalente cultura maschilista dell’esclusione, tipica del ceto politico del tempo, e quel nuovo modello repubblicano, che si andava imponendo, a cui aveva aderito gran parte del movimento sia cattolico che conservatore.Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.