Dalle laure rupestri agli sperduti romitori bizantini, dalle abbazie basiliane di rito greco a quelle cistercensi o benedettine della conquista normanna, dalle grancie medioevali ai conventi degli ordini mendicanti, il territorio è stato caratterizzato in modo così profondo che anche quando le testimonianze fisiche sono scomparse, rimane ancora viva la memoria della fitta trama di insediamenti monastici nella denominazione delle contrade e nei racconti delle popolazioni che li abitano. Gli insediamenti monastici costituivano nel territorio i nodi di una rete o i gangli di una struttura, da cui si irradiava un profondo senso di partecipazione della comunità, attraverso la solidarietà che univa l’elemento laico a quello religioso, facenti parte ambedue di una cultura diffusa, che in molti casi li trasformava in nuclei di accoglienza e difesa dai pericoli che minacciavano i paesi e le genti che li abitavano. L'impegno per recuperare il patrimonio rilevante dei complessi monastici è di notevole vastità, e questo lavoro risulta indispensabile per una prima conoscenza a fronte delle condizioni in cui si trovano alcuni di questi complessi religiosi; il riconoscere e conservare le tracce è un'operazione essenziale, se non altro nel caso più estremo, per non perdere la memoria nella stessa toponomastica dei luoghi.
Presentazione
BASILE, Fabio
2005-01-01
Abstract
Dalle laure rupestri agli sperduti romitori bizantini, dalle abbazie basiliane di rito greco a quelle cistercensi o benedettine della conquista normanna, dalle grancie medioevali ai conventi degli ordini mendicanti, il territorio è stato caratterizzato in modo così profondo che anche quando le testimonianze fisiche sono scomparse, rimane ancora viva la memoria della fitta trama di insediamenti monastici nella denominazione delle contrade e nei racconti delle popolazioni che li abitano. Gli insediamenti monastici costituivano nel territorio i nodi di una rete o i gangli di una struttura, da cui si irradiava un profondo senso di partecipazione della comunità, attraverso la solidarietà che univa l’elemento laico a quello religioso, facenti parte ambedue di una cultura diffusa, che in molti casi li trasformava in nuclei di accoglienza e difesa dai pericoli che minacciavano i paesi e le genti che li abitavano. L'impegno per recuperare il patrimonio rilevante dei complessi monastici è di notevole vastità, e questo lavoro risulta indispensabile per una prima conoscenza a fronte delle condizioni in cui si trovano alcuni di questi complessi religiosi; il riconoscere e conservare le tracce è un'operazione essenziale, se non altro nel caso più estremo, per non perdere la memoria nella stessa toponomastica dei luoghi.Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.