Il modello di Harris-Todaro suggerisce che la mobilità interregionale sia razionalmente determinata dal confronto tra il salario atteso nella regione di destinazione ed il salario presente nella regione di origine, dove il salario atteso è inteso come la media dei flussi di reddito attesi dal lavoratore fino al termine della sua vita lavorativa. Salvatore aveva modificato lo schema H-T suggerendo che il differenziale salariale avrebbe dovuto confrontare due salari attesi, inserendo nel modello un ruolo esplicito per i differenziali territoriali dei tassi di disoccupazione, oltre che per i differenziali salariali. Una copiosa letteratura ha mostrato che, a partire dagli anni ’70, i flussi migratori interregionali in Italia sono stati inferiori a quanto atteso in base ai differenziali salariali ed ai differenziali dei tassi di disoccupazione. Il lavoro propone una estensione del modello H-T-S, che suggerisce di ridefinire il differenziale salariale atteso considerando: a) i costi della migrazione; b) l’esistenza di “informazioni” potenzialmente distorsive sulle condizioni future del mercato del lavoro nella regione di provenienza, non di rado veicolate da operatori istituzionali. Questi elementi possono spiegare la dinamica relativamente moderata dei flussi migratori in esame. Il paper presenta anche il risultato di due indagini svolte a Messina e Ragusa su gruppi di Lavoratori Socialmente Utili (LUS) e lavoratori irregolari che evidenziano: 1) che i lavoratori stimano l’esistenza di un costo per le migrazioni dichiarando la disponibilità a migrare solo in presenza di una retribuzione significativamente superiore a quella percepita attualmente o ipotizzata come minima in caso di regolarizzazione dell’attività lavorativa; 2) la “cronicizzazione” dell’esperienza LSU ha costituito una distorsione istituzionale importante nel mercato del lavoro. Suggerimenti sono indicati in termini di obiettivi di una riforma del mercato del lavoro.

Migrazioni interregionali e mercato del lavoro – Lavoro irregolare, precariato istituzionale e distorsione delle informazioni in un modello economico di migrazione a-la Harris-Todaro

SIGNORINO, Guido
2005-01-01

Abstract

Il modello di Harris-Todaro suggerisce che la mobilità interregionale sia razionalmente determinata dal confronto tra il salario atteso nella regione di destinazione ed il salario presente nella regione di origine, dove il salario atteso è inteso come la media dei flussi di reddito attesi dal lavoratore fino al termine della sua vita lavorativa. Salvatore aveva modificato lo schema H-T suggerendo che il differenziale salariale avrebbe dovuto confrontare due salari attesi, inserendo nel modello un ruolo esplicito per i differenziali territoriali dei tassi di disoccupazione, oltre che per i differenziali salariali. Una copiosa letteratura ha mostrato che, a partire dagli anni ’70, i flussi migratori interregionali in Italia sono stati inferiori a quanto atteso in base ai differenziali salariali ed ai differenziali dei tassi di disoccupazione. Il lavoro propone una estensione del modello H-T-S, che suggerisce di ridefinire il differenziale salariale atteso considerando: a) i costi della migrazione; b) l’esistenza di “informazioni” potenzialmente distorsive sulle condizioni future del mercato del lavoro nella regione di provenienza, non di rado veicolate da operatori istituzionali. Questi elementi possono spiegare la dinamica relativamente moderata dei flussi migratori in esame. Il paper presenta anche il risultato di due indagini svolte a Messina e Ragusa su gruppi di Lavoratori Socialmente Utili (LUS) e lavoratori irregolari che evidenziano: 1) che i lavoratori stimano l’esistenza di un costo per le migrazioni dichiarando la disponibilità a migrare solo in presenza di una retribuzione significativamente superiore a quella percepita attualmente o ipotizzata come minima in caso di regolarizzazione dell’attività lavorativa; 2) la “cronicizzazione” dell’esperienza LSU ha costituito una distorsione istituzionale importante nel mercato del lavoro. Suggerimenti sono indicati in termini di obiettivi di una riforma del mercato del lavoro.
2005
9788849509625
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