Il melodramma è strettamente connesso con la componente erotica. Il presente volume, che raccoglie contributi di esperti dei vari settori (sessuologia, musicologia, linguistica, storia del teatro e letteratura italiana, latina e tedesca), intende fornire spunti di riflessione almeno sui seguenti temi: la componente sessuale ineliminabile dal teatro lirico (trattata da Beghelli), la possibilità d’un’analisi sessuologica dei libretti (Gucciardo), le figure di Fausta (Aiello) e Lucrezia Borgia (Bordin) in Donizetti, il mito di Fedra e dell’incesto dal teatro greco a Bussotti (Crea), le caratteristiche linguistiche nell’espressione dell’innamoramento e dell’attrazione in Goldoni (Scavuzzo) e in Rossini (Rossi), l’amore e il sesso nell’opera buffa napoletana (Tomasello), i numerosi richiami erotici nella produzione musicale, letteraria e iconografica europea di soggetto sacro (Streicher). Chiude la raccolta un’intervista al sopranista A. Manzotti sulle caratteristiche della voce androgina dei castrati e degli attuali controtenori e sulle relazioni tra sensualità e vocalità. Dai giochi verbali dei libretti buffi alla negazione dell’amore in quelli seri, dalla centralità della componente omosessuale ai meccanismi di censura e strumentalizzazione del mito, dalla sensualità quasi inconsapevole dei primi drammi per musica alla lettura psicanalitica e metateatrale delle opere novecentesche, si tratteggia così uno spaccato di storia del melodramma accattivante e poco noto.

Introduzione: l'eros dello scritto cantato

ROSSI, Fabio;SCAVUZZO, Carmelo
2007-01-01

Abstract

Il melodramma è strettamente connesso con la componente erotica. Il presente volume, che raccoglie contributi di esperti dei vari settori (sessuologia, musicologia, linguistica, storia del teatro e letteratura italiana, latina e tedesca), intende fornire spunti di riflessione almeno sui seguenti temi: la componente sessuale ineliminabile dal teatro lirico (trattata da Beghelli), la possibilità d’un’analisi sessuologica dei libretti (Gucciardo), le figure di Fausta (Aiello) e Lucrezia Borgia (Bordin) in Donizetti, il mito di Fedra e dell’incesto dal teatro greco a Bussotti (Crea), le caratteristiche linguistiche nell’espressione dell’innamoramento e dell’attrazione in Goldoni (Scavuzzo) e in Rossini (Rossi), l’amore e il sesso nell’opera buffa napoletana (Tomasello), i numerosi richiami erotici nella produzione musicale, letteraria e iconografica europea di soggetto sacro (Streicher). Chiude la raccolta un’intervista al sopranista A. Manzotti sulle caratteristiche della voce androgina dei castrati e degli attuali controtenori e sulle relazioni tra sensualità e vocalità. Dai giochi verbali dei libretti buffi alla negazione dell’amore in quelli seri, dalla centralità della componente omosessuale ai meccanismi di censura e strumentalizzazione del mito, dalla sensualità quasi inconsapevole dei primi drammi per musica alla lettura psicanalitica e metateatrale delle opere novecentesche, si tratteggia così uno spaccato di storia del melodramma accattivante e poco noto.
2007
9788875734244
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