Il lavoro indaga il rapporto dell’opera del Castellano di Couci con la tradizione occitanica e in modo particolare tenta di individuare la precisa incidenza nel dettato del troviero, a livello quantitativo e qualitativo, della poesia di Bernart de Ventadorn, uno dei più significativi lirici in lingua d’oc. Il confronto, condotto direttamente sui testi dei due compositori, ha evidenziato come nel corpus del Castellano si ravvisino, in maniera diseguale e con tecniche di riuso differenti, tracce consistenti dell’arte del trovatore, non qualificabili come spie di un’ispirazione generica ma come vere e proprie riprese, volontarie trasposizioni, riecheggiamenti precisi.

Il Chastelain de Couci e Bernart de Ventadorn

LATELLA, Fortunata
2006-01-01

Abstract

Il lavoro indaga il rapporto dell’opera del Castellano di Couci con la tradizione occitanica e in modo particolare tenta di individuare la precisa incidenza nel dettato del troviero, a livello quantitativo e qualitativo, della poesia di Bernart de Ventadorn, uno dei più significativi lirici in lingua d’oc. Il confronto, condotto direttamente sui testi dei due compositori, ha evidenziato come nel corpus del Castellano si ravvisino, in maniera diseguale e con tecniche di riuso differenti, tracce consistenti dell’arte del trovatore, non qualificabili come spie di un’ispirazione generica ma come vere e proprie riprese, volontarie trasposizioni, riecheggiamenti precisi.
2006
9788877818621
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