Che cosa ha permesso un così rapido sviluppo del movimento del fair trade visto che esso non è finanziato dalle pubbliche istituzioni, che permane una rilevante presenza di volontari, che questa espansione, in termini di fatturato e di world shop, si è registrata in una fase di ristagno dell’economia italiana e di crisi verticale del commercio al dettaglio? Ed ancora: che cosa fa sì che un consumatore scelga i prodotti del fair trade, magari pagando un sovraprezzo, faccia chilometri per trovare il punto di vendita? Quali valori hanno determinato questa scelta? E come corollario: dove e come nascono questi valori di solidarietà? E' a partire da queste domande che il saggio propone una riflessione sul comportamento dei consumatori in relazione a quello che è stato definito il loro "patrimonio etico".
Il patrimonio etico e il comportamento dei consumatori.
PERNA, Antonio
2008-01-01
Abstract
Che cosa ha permesso un così rapido sviluppo del movimento del fair trade visto che esso non è finanziato dalle pubbliche istituzioni, che permane una rilevante presenza di volontari, che questa espansione, in termini di fatturato e di world shop, si è registrata in una fase di ristagno dell’economia italiana e di crisi verticale del commercio al dettaglio? Ed ancora: che cosa fa sì che un consumatore scelga i prodotti del fair trade, magari pagando un sovraprezzo, faccia chilometri per trovare il punto di vendita? Quali valori hanno determinato questa scelta? E come corollario: dove e come nascono questi valori di solidarietà? E' a partire da queste domande che il saggio propone una riflessione sul comportamento dei consumatori in relazione a quello che è stato definito il loro "patrimonio etico".Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.