Lo scopo di questo contributo è chiarire in che misura la teoria evolutiva può fornire un contributo esplicativo per la comprensione della funzione linguistica. La teoria evolutiva può fornire un contributo, dunque, per la comprensione della complessità della funzione linguistica cercando di individuare i meccanismi attraverso cui tali caratteristiche sono state selezionate positivamente. È importante sottolineare, infatti, che la prospettiva evolutiva non fissa solo i vincoli anatomici necessari affinché una data funzione si realizzi. In sostanza il percorso evolutivo della struttura anatomica su cui la funzione si installa è necessario non solo perché non si dà funzione senza sostrato anatomico, ma anche perché è in una prima fase sufficiente a garantire le possibilità di realizzazione della funzione. Ovviamente non si tratta di una determinazione esclusiva della struttura sulla funzione ma della consapevolezza che una data struttura selezionata positivamente per vantaggi immediati o risultante “adattativamente neutrale” in seguita alla selezione di altri tratti cui era geneticamente connessa, offre possibilità di attecchimento di funzioni differenti. È su questo concetto chiave che si fonda la relazione tra evoluzione delle strutture e delle funzioni. Lo studio congiunto di aspetti strutturali e funzionali, infatti, comporta l’assunzione di una prospettiva che tiene conto dei dati ottenuti dalle scienze naturali.

Dalla struttura al pensiero: il contributo della teoria evolutiva alla comprensione della complessità della funzione linguistica

FALZONE, Alessandra
2009-01-01

Abstract

Lo scopo di questo contributo è chiarire in che misura la teoria evolutiva può fornire un contributo esplicativo per la comprensione della funzione linguistica. La teoria evolutiva può fornire un contributo, dunque, per la comprensione della complessità della funzione linguistica cercando di individuare i meccanismi attraverso cui tali caratteristiche sono state selezionate positivamente. È importante sottolineare, infatti, che la prospettiva evolutiva non fissa solo i vincoli anatomici necessari affinché una data funzione si realizzi. In sostanza il percorso evolutivo della struttura anatomica su cui la funzione si installa è necessario non solo perché non si dà funzione senza sostrato anatomico, ma anche perché è in una prima fase sufficiente a garantire le possibilità di realizzazione della funzione. Ovviamente non si tratta di una determinazione esclusiva della struttura sulla funzione ma della consapevolezza che una data struttura selezionata positivamente per vantaggi immediati o risultante “adattativamente neutrale” in seguita alla selezione di altri tratti cui era geneticamente connessa, offre possibilità di attecchimento di funzioni differenti. È su questo concetto chiave che si fonda la relazione tra evoluzione delle strutture e delle funzioni. Lo studio congiunto di aspetti strutturali e funzionali, infatti, comporta l’assunzione di una prospettiva che tiene conto dei dati ottenuti dalle scienze naturali.
2009
9788854826465
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