Il lavoro si sofferma sui dilemmi etici sollevati dalla cura delle persone da anni in stato vegetativo, analizzando diversi casi che hanno segnato la storia della bioetica, da Karen Quinlan a Nancy Cruzan ai più recenti casi di Terry Schiavo e di Eluana Englaro. Diversi i momenti etici messi in rilievo: la distinzione della condizione di questi pazienti da quella dei malati terminali; la riflessione sui limiti delle decisioni dei tutori "in nome e per conto" dei pazienti e nel presunto rispetto della loro autonomia e della tutela della loro qualità di vita; la difficoltà di definire l'idratazione e l'alimentazione artificiale all'interno della tipologia di cure ( proporzionate o sproporzionate; trattamenti medici o cure base per la sopravvivenza). In ultimo ci si sofferma sulla questione di come intendere la richiesta avanzata dai tutori di "lasciar morire" tali pazienti: si tratta di "permettere di morire" o di "far morire"? Attraverso la letteratura critica sull'argomento, la rilettura dei documenti del Magistero della Chiesa cattolica e dei pareri del Comitato nazionale per la bioetica, si mette in luce la connessione tra la sospensione di idratazione e alimentazione in pazienti in stato vegetativo da anni, ma non terminali, e l'eutanasia omissiva.

Lasciar morire? Gli interrogativi etici aperti dalla sospensione di idratazione e alimentazione in pazienti da anni in stato vegetativo

GENSABELLA, Marianna
2009-01-01

Abstract

Il lavoro si sofferma sui dilemmi etici sollevati dalla cura delle persone da anni in stato vegetativo, analizzando diversi casi che hanno segnato la storia della bioetica, da Karen Quinlan a Nancy Cruzan ai più recenti casi di Terry Schiavo e di Eluana Englaro. Diversi i momenti etici messi in rilievo: la distinzione della condizione di questi pazienti da quella dei malati terminali; la riflessione sui limiti delle decisioni dei tutori "in nome e per conto" dei pazienti e nel presunto rispetto della loro autonomia e della tutela della loro qualità di vita; la difficoltà di definire l'idratazione e l'alimentazione artificiale all'interno della tipologia di cure ( proporzionate o sproporzionate; trattamenti medici o cure base per la sopravvivenza). In ultimo ci si sofferma sulla questione di come intendere la richiesta avanzata dai tutori di "lasciar morire" tali pazienti: si tratta di "permettere di morire" o di "far morire"? Attraverso la letteratura critica sull'argomento, la rilettura dei documenti del Magistero della Chiesa cattolica e dei pareri del Comitato nazionale per la bioetica, si mette in luce la connessione tra la sospensione di idratazione e alimentazione in pazienti in stato vegetativo da anni, ma non terminali, e l'eutanasia omissiva.
2009
9788890147159
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