Il rapporto di locazione, nonostante la frantumazione dell’originario concetto generale iniziata con il codice del 1942 e proseguita con la legislazione extracodicistica (c.d. tipizzazione), trova nella disciplina del codice civile una parte della sua regolamentazione che, nell’economia dell’istituto, continua a svolgere un ruolo assolutamente fondamentale, come dimostra la copiosa giurisprudenza che si stratifica con orientamenti ondivaghi sulle molteplici questioni ermeneutiche che le singole norme pongono. Il lavoro propone un’analisi sistematica della disciplina contenuta negli artt. 1571-1593 c.c. che, tenendo conto delle opinioni dottrinali e degli orientamenti giurisprudenziali che continuano a formarsi e confrontarsi sulle molteplici problematiche che le relative norme pongono, dà conto del sempre attuale e centrale ruolo normativo da essa svolto nella regolamentazione dei rapporti di locazione, nonostante il quadro dei valori e dei principi della materia sia oggi fortemente caratterizzato dalla normativa extracodicistica. In particolare, analizzato il concetto di locazione emergente dal codice alla luce della tipizzazione risultante dalla disciplina extracodicistica, si è proceduto ad approfondire le questioni maggiormente dibattute in ordine agli elementi costitutivi del concetto medesimo (oggetto, corrispettivo, soggetti, forma) al fine di tracciare la differenza ontologica intercorrente tra la figura contrattuale in esame con le altre in qualche modo ad essa affini. Si è poi proceduto ad indagare il ruolo svolto nella figura dall’elemento tempo, per poi concentrare l’indagine sugli effetti che il contratto di locazione (con riguardo a tutti i suoi tipi) è idoneo a produrre e, segnatamente, sugli obblighi che gravano sul locatore e sul conduttore e sui corrispondenti diritti che gli stessi possono vantare.
Della locazione (artt. 1571-1593 c.c.)
LA SPINA, Angela
2010-01-01
Abstract
Il rapporto di locazione, nonostante la frantumazione dell’originario concetto generale iniziata con il codice del 1942 e proseguita con la legislazione extracodicistica (c.d. tipizzazione), trova nella disciplina del codice civile una parte della sua regolamentazione che, nell’economia dell’istituto, continua a svolgere un ruolo assolutamente fondamentale, come dimostra la copiosa giurisprudenza che si stratifica con orientamenti ondivaghi sulle molteplici questioni ermeneutiche che le singole norme pongono. Il lavoro propone un’analisi sistematica della disciplina contenuta negli artt. 1571-1593 c.c. che, tenendo conto delle opinioni dottrinali e degli orientamenti giurisprudenziali che continuano a formarsi e confrontarsi sulle molteplici problematiche che le relative norme pongono, dà conto del sempre attuale e centrale ruolo normativo da essa svolto nella regolamentazione dei rapporti di locazione, nonostante il quadro dei valori e dei principi della materia sia oggi fortemente caratterizzato dalla normativa extracodicistica. In particolare, analizzato il concetto di locazione emergente dal codice alla luce della tipizzazione risultante dalla disciplina extracodicistica, si è proceduto ad approfondire le questioni maggiormente dibattute in ordine agli elementi costitutivi del concetto medesimo (oggetto, corrispettivo, soggetti, forma) al fine di tracciare la differenza ontologica intercorrente tra la figura contrattuale in esame con le altre in qualche modo ad essa affini. Si è poi proceduto ad indagare il ruolo svolto nella figura dall’elemento tempo, per poi concentrare l’indagine sugli effetti che il contratto di locazione (con riguardo a tutti i suoi tipi) è idoneo a produrre e, segnatamente, sugli obblighi che gravano sul locatore e sul conduttore e sui corrispondenti diritti che gli stessi possono vantare.Pubblicazioni consigliate
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