Questo saggio descrive i risultati di un programma di ricerca locale su “democrazia deliberativa e controversie etniche. Una ricerca sulle migrazioni internazionali in Sicilia”, nell’ambito di un PRIN 2002-2004 avente come oggetto “Scienza politica e scienze cognitive. Nuovi paradigmi deliberativi per far fronte all’incertezza dei problemi poco strutturati”. L’autore, che ha coordinato il gruppo di ricerca locale, ha svolto una indagine sull’inserimento lavorativo e sociale dei braccianti tunisini delle serre ragusane e dei lavoratori marittimi tunisini delle flotte pescherecce di Mazara del Vallo. Sul piano teorico, l’indagine si inserisce nella letteratura che analizza, mediante approcci interdisciplinari, il fenomeno migratorio come nell’ambito dei fenomeni di trasformazione in senso globale dei rapporti tra gli stati e tra i popoli. Mediante una serie di interviste qualitative e focus group, abbiamo verificato l’estrema difficoltà di effettuare una forma di integrazione passiva (mediante tolleranza e separatezza) dei lavoratori stranieri nel mercato del lavoro e nelle comunità locale: le controversie culturali e sugli stili di vita vengono solo accantonate ma non superate. Viceversa, il gruppo ha raccolto una serie di testimonianze circa dei tentativi di sviluppare esperienze di integrazione positiva (mediante discussione e condivisione di ambiti di vita, scolastica, lavorative e all’interno del sistema dei servizi collettivi), che seppure con difficoltà sembrano promettenti per il futuro dei rapporti interetnici in contesti di convivenza stabili.

Democrazia deliberativa e controversie etniche. Una ricerca sulle migrazioni internazionali in Sicilia

ANASTASI, Antonino
2005-01-01

Abstract

Questo saggio descrive i risultati di un programma di ricerca locale su “democrazia deliberativa e controversie etniche. Una ricerca sulle migrazioni internazionali in Sicilia”, nell’ambito di un PRIN 2002-2004 avente come oggetto “Scienza politica e scienze cognitive. Nuovi paradigmi deliberativi per far fronte all’incertezza dei problemi poco strutturati”. L’autore, che ha coordinato il gruppo di ricerca locale, ha svolto una indagine sull’inserimento lavorativo e sociale dei braccianti tunisini delle serre ragusane e dei lavoratori marittimi tunisini delle flotte pescherecce di Mazara del Vallo. Sul piano teorico, l’indagine si inserisce nella letteratura che analizza, mediante approcci interdisciplinari, il fenomeno migratorio come nell’ambito dei fenomeni di trasformazione in senso globale dei rapporti tra gli stati e tra i popoli. Mediante una serie di interviste qualitative e focus group, abbiamo verificato l’estrema difficoltà di effettuare una forma di integrazione passiva (mediante tolleranza e separatezza) dei lavoratori stranieri nel mercato del lavoro e nelle comunità locale: le controversie culturali e sugli stili di vita vengono solo accantonate ma non superate. Viceversa, il gruppo ha raccolto una serie di testimonianze circa dei tentativi di sviluppare esperienze di integrazione positiva (mediante discussione e condivisione di ambiti di vita, scolastica, lavorative e all’interno del sistema dei servizi collettivi), che seppure con difficoltà sembrano promettenti per il futuro dei rapporti interetnici in contesti di convivenza stabili.
2005
8849810318
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