Nel Commentario breve alle leggi tributari, Tomo II, Accertamento e sanzioni, edito dalla CEDAM, ho effettuato il commento dell’art. 41 del DPR 600/73, rubricato “Accertamento d’ufficio”. Le modalità di esercizio del potere impositivo da parte dell’Amministrazione finanziaria discendono dal comportamento tenuto dal contribuente, chiamato ad adempiere ad obblighi contabili e di dichiarazione fissati dalla legge e finalizzati alla corretta applicazione del tributo. IN linea di massima, le forme di accertamento presuppongono la presentazione della dichiarazione dei redditi da parte del contribuente, cui fa seguito l’eventuale rettifica da parte dell’Amministrazione finanziaria. Nell’accertamento d’ufficio, invece, il comportamento antigiuridico, cui l’ordinamento reagisce e che si pone quale presupposto per l’emissione del relativo atto, è rappresentato dalla omessa presentazione della dichiarazione o dalla presentazione di dichiarazione nulla. L’accertamento d’ufficio interessa tutti i contribuenti, a prescindere dalla loro natura giuridica. Dopo avere analizzato i presupposti dell’accertamento d’ufficio, ci si è occupati della ricostruzione del reddito mediante l’accertamento d’ufficio e delle finalità dell’accertamento d’ufficio, pervenendo alla conclusione che l’accertamento d’ufficio non può assumere finalità e connotazioni sanzionatorie; esso deve essere esclusivamente finalizzato alla ricostruzione del reddito effettivo, ovvero alla reale situazione di fatto del contribuente che, ancorchè inadempiente, conserva “il diritto alla giusta imposizione”.
Accertamento d'ufficio
MARTELLA, Melo
2011-01-01
Abstract
Nel Commentario breve alle leggi tributari, Tomo II, Accertamento e sanzioni, edito dalla CEDAM, ho effettuato il commento dell’art. 41 del DPR 600/73, rubricato “Accertamento d’ufficio”. Le modalità di esercizio del potere impositivo da parte dell’Amministrazione finanziaria discendono dal comportamento tenuto dal contribuente, chiamato ad adempiere ad obblighi contabili e di dichiarazione fissati dalla legge e finalizzati alla corretta applicazione del tributo. IN linea di massima, le forme di accertamento presuppongono la presentazione della dichiarazione dei redditi da parte del contribuente, cui fa seguito l’eventuale rettifica da parte dell’Amministrazione finanziaria. Nell’accertamento d’ufficio, invece, il comportamento antigiuridico, cui l’ordinamento reagisce e che si pone quale presupposto per l’emissione del relativo atto, è rappresentato dalla omessa presentazione della dichiarazione o dalla presentazione di dichiarazione nulla. L’accertamento d’ufficio interessa tutti i contribuenti, a prescindere dalla loro natura giuridica. Dopo avere analizzato i presupposti dell’accertamento d’ufficio, ci si è occupati della ricostruzione del reddito mediante l’accertamento d’ufficio e delle finalità dell’accertamento d’ufficio, pervenendo alla conclusione che l’accertamento d’ufficio non può assumere finalità e connotazioni sanzionatorie; esso deve essere esclusivamente finalizzato alla ricostruzione del reddito effettivo, ovvero alla reale situazione di fatto del contribuente che, ancorchè inadempiente, conserva “il diritto alla giusta imposizione”.Pubblicazioni consigliate
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