L’indagine effettuata analizza l’ipotesi della responsabilità in cui incorre la banca nel momento in cui ha concesso credito ad un’impresa in difficoltà finanziaria, prolungando così la permanenza di quest’ultima sul mercato, con la conseguenza di ritardare la sua inevitabile dichiarazione di fallimento. Per individuare, con certezza, un siffatto tipo di responsabilità, il presente studio cerca di rinvenire l’esistenza del nesso causale tra il comportamento dell’ente creditizio ed il danno sopportato dal creditore dell’impresa insolvente, dato che la concessione abusiva del credito ha ritardato l’apertura delle procedure concorsuali, impedendo la soddisfazione del creditore. Viene, inoltre, analizzato lo “status” della banca e l’eventuale sua responsabilità per violazione degli obblighi di protezione e d’informazione. Accertato l’illegittimo comportamento della banca, che ha finanziato l’impresa insolvente, viene evidenziata l’interconnessione tra siffatto atteggiamento ed il danno subito dai creditori dell’impresa sovvenuta, per valutare se , in tale caso, sia esperibile l’azione risarcitoria ex art.2043 c. c.. Dallo studio effettuato, si esclude l’applicabilità del principio della responsabilità oggettiva, per l’illecito comportamento della banca che, nell’erogare il credito, deve comunque osservare l’obbligo di diligenza. Qualora tale obbligo sia disatteso, pertanto, la banca dovrà rispondere civilmente, in via extracontrattuale, per i danni subiti dai creditori dell’impresa insolvente.
La responsabilità civile della banca per il finanziamento dell'impresa insolvente
RESTUCCIA, Giuseppe
2010-01-01
Abstract
L’indagine effettuata analizza l’ipotesi della responsabilità in cui incorre la banca nel momento in cui ha concesso credito ad un’impresa in difficoltà finanziaria, prolungando così la permanenza di quest’ultima sul mercato, con la conseguenza di ritardare la sua inevitabile dichiarazione di fallimento. Per individuare, con certezza, un siffatto tipo di responsabilità, il presente studio cerca di rinvenire l’esistenza del nesso causale tra il comportamento dell’ente creditizio ed il danno sopportato dal creditore dell’impresa insolvente, dato che la concessione abusiva del credito ha ritardato l’apertura delle procedure concorsuali, impedendo la soddisfazione del creditore. Viene, inoltre, analizzato lo “status” della banca e l’eventuale sua responsabilità per violazione degli obblighi di protezione e d’informazione. Accertato l’illegittimo comportamento della banca, che ha finanziato l’impresa insolvente, viene evidenziata l’interconnessione tra siffatto atteggiamento ed il danno subito dai creditori dell’impresa sovvenuta, per valutare se , in tale caso, sia esperibile l’azione risarcitoria ex art.2043 c. c.. Dallo studio effettuato, si esclude l’applicabilità del principio della responsabilità oggettiva, per l’illecito comportamento della banca che, nell’erogare il credito, deve comunque osservare l’obbligo di diligenza. Qualora tale obbligo sia disatteso, pertanto, la banca dovrà rispondere civilmente, in via extracontrattuale, per i danni subiti dai creditori dell’impresa insolvente.Pubblicazioni consigliate
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