L’articolo analizza la consistenza degli obblighi di incriminazione nascenti in capo al legislatore italiano in conseguenza dell’appartenenza all’Unione europea. L’autore sostiene la tesi, poi recepita nel Trattato di Lisbona, dell’esistenza di una competenza penale indiretta in capo (prima alla Comunità ora) all’Unione europea, nel senso che le direttive europee possono obbligare gli Stati aderenti a introdurre norme penali nei campi di disciplina devoluti alla competenza dell’Unione. Il lavoro si concentra in particolare sulla “giustiziabilità” di tali obblighi di incriminazione, sia a livello di giurisprudenza della Corte di Strasburgo sia a livello di giurisprudenza costituzionale interna.
Titolo: | Limiti di vincolatività in ambito penale degli obblighi comunitari di tutela |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 2010 |
Abstract: | L’articolo analizza la consistenza degli obblighi di incriminazione nascenti in capo al legislatore italiano in conseguenza dell’appartenenza all’Unione europea. L’autore sostiene la tesi, poi recepita nel Trattato di Lisbona, dell’esistenza di una competenza penale indiretta in capo (prima alla Comunità ora) all’Unione europea, nel senso che le direttive europee possono obbligare gli Stati aderenti a introdurre norme penali nei campi di disciplina devoluti alla competenza dell’Unione. Il lavoro si concentra in particolare sulla “giustiziabilità” di tali obblighi di incriminazione, sia a livello di giurisprudenza della Corte di Strasburgo sia a livello di giurisprudenza costituzionale interna. |
Handle: | http://hdl.handle.net/11570/1903062 |
ISBN: | 88-14-15287-X |
Appare nelle tipologie: | 14.b.1 Contributo in volume (Capitolo o Saggio) |