La scuola italiana è chiamata oggi ad affrontare la complessa sfida dell'inclusione, una sfida improcrastinabile se vuole essere in grado di fornire risposte intenzionali e sistematiche ai bisogni educativi speciali e specifici di tutti gli allievi. Una sfida alla quale si aggiunge quella delle buone prassi che devono accompagnare la formazione iniziale e in servizio degli insegnanti, in quanto la qualità della scuola è direttamente proporzionale alla qualità dei docenti di cui si sa dotare. Dinanzi a tali questioni, che da sempre richiamano l'attenzione e l'impegno degli studiosi delle Scienze dell'Educazione, è indispensabile continuare a riflettere anche su quale ruolo svolga la Pedagogia Speciale nel favorire e nel promuovere la realizzazione di una cultura dell'integrazione scolastica e dell'inclusione sociale intesa come tale. Allo stesso modo, è altresì significativo chiedersi come la Pedagogia Speciale possa incidere positivamente a macro livello sulle decisioni inerenti le politiche scolastiche e sociali e, a micro livello, sugli atteggiamenti e sulle azioni che nella quotidianità appartengono a ciascuno di noi. Questo volume intende precisare al meglio queste problematiche e proporre possibili risposte nell'ottica della non esaustività, della flessibilità e della dinamicità. Lo sfondo integratore delle riflessioni e delle proposte portate avanti dai diversi autori è rappresentato da un triplice evento: il decennale dell'istituzione del C.d.L. in Scienze della Formazione Primaria; il trentennale della Legge 517/77 che ha sancito la via italiana all'handicap; il saluto che gli studiosi di Pedagogia Speciale hanno voluto rivolgere a Ferdinando Montuschi in occasione della sua quiescenza per onorarne l'impegno accademico, scientifico e culturale.
Processi inclusivi e valutazione dei servizi per le persone "svalorizzate": il metodo PASS
GATTO, Francesco
2009-01-01
Abstract
La scuola italiana è chiamata oggi ad affrontare la complessa sfida dell'inclusione, una sfida improcrastinabile se vuole essere in grado di fornire risposte intenzionali e sistematiche ai bisogni educativi speciali e specifici di tutti gli allievi. Una sfida alla quale si aggiunge quella delle buone prassi che devono accompagnare la formazione iniziale e in servizio degli insegnanti, in quanto la qualità della scuola è direttamente proporzionale alla qualità dei docenti di cui si sa dotare. Dinanzi a tali questioni, che da sempre richiamano l'attenzione e l'impegno degli studiosi delle Scienze dell'Educazione, è indispensabile continuare a riflettere anche su quale ruolo svolga la Pedagogia Speciale nel favorire e nel promuovere la realizzazione di una cultura dell'integrazione scolastica e dell'inclusione sociale intesa come tale. Allo stesso modo, è altresì significativo chiedersi come la Pedagogia Speciale possa incidere positivamente a macro livello sulle decisioni inerenti le politiche scolastiche e sociali e, a micro livello, sugli atteggiamenti e sulle azioni che nella quotidianità appartengono a ciascuno di noi. Questo volume intende precisare al meglio queste problematiche e proporre possibili risposte nell'ottica della non esaustività, della flessibilità e della dinamicità. Lo sfondo integratore delle riflessioni e delle proposte portate avanti dai diversi autori è rappresentato da un triplice evento: il decennale dell'istituzione del C.d.L. in Scienze della Formazione Primaria; il trentennale della Legge 517/77 che ha sancito la via italiana all'handicap; il saluto che gli studiosi di Pedagogia Speciale hanno voluto rivolgere a Ferdinando Montuschi in occasione della sua quiescenza per onorarne l'impegno accademico, scientifico e culturale.Pubblicazioni consigliate
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