Lo studio si è concentrato sulla disamina del nuovo sistema di qualificazione degli esecutori dei lavori pubblici, incentrato sull’attività di attestazione posta in essere dalle cd. SOA (Società Organismi di Attestazione) in base ad un procedimento tipizzato, attivato su istanza dell’impresa interessata, con la quale viene stipulato apposito contratto. La conformità a norma di tale rapporto viene garantita dall’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici, cui nel tempo sono state attribuiti poteri di intervento, specialmente sotto il profilo sanzionatorio, particolarmente incisivi e di portata deterrente. La complessità del quadro normativo emergente dall’art. 40 del Codice dei Contratti e la necessità di coordinarlo con la regolamentazione di attuazione (l’allora vigente D.P.R. n. 34/00) hanno portato l’Autore a concentrarsi sui profili problematici che la tematica sottende e sia sui tratti differenziali che di continuità rispetto al precedente impianto normativo. Di qui la necessità di una preliminare e sintetica ricostruzione del quadro normativo previgente dalla l. n. 57/62 che contemplava il sistema centralista dell’Albo Nazionale Costruttori alla l. n. 109/94 (cd. l. Merloni) che per prima, in attuazione della normativa comunitaria, ha previsto l’istituzione del nuovo sistema di qualificazione che tributava primario rilievo alle SOA. Successivamente l’A. non si è concentrato solo sugli aspetti di disciplina positiva rinvenibili negli artt. 40 e 43 del Codice Contratti, dedicando anche una precipua attenzione al sistema sanzionatorio, ma ha avuto modo di svolgere approfondimenti di teoria generale sulla natura giuridica delle SOA. In particolare, partendo dalla disamina della dottrina sul tema, è pervenuto a conclusioni proprie, proponendo di inquadrare tali Società alla stregua di esercenti privati non di pubblico servizio, ma di pubblica funzione (certificatoria) direttamente ad esse attribuita dalla legge. E, a differenza di altre opzioni teoretiche espresse sul tema, ha ritenuto che esse siano figure organizzatorie consustanziali all’Autorità di Vigilanza. La proposta interpretativa nasce da un’accurata disamina dei profili di diritto positivo che consentono di inquadrare l’attività attestativa della SOA nell’ambito di una più ampia funzione di qualificazione di cui è compartecipe attiva anche l’Autorità di Vigilanza. Il contributo è in corso di aggiornamento per la prossima edizione del commentario.

Qualificazione per eseguire i lavori pubblici e norme di garanzia della qualità

SICILIANO, Francesco
2008-01-01

Abstract

Lo studio si è concentrato sulla disamina del nuovo sistema di qualificazione degli esecutori dei lavori pubblici, incentrato sull’attività di attestazione posta in essere dalle cd. SOA (Società Organismi di Attestazione) in base ad un procedimento tipizzato, attivato su istanza dell’impresa interessata, con la quale viene stipulato apposito contratto. La conformità a norma di tale rapporto viene garantita dall’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici, cui nel tempo sono state attribuiti poteri di intervento, specialmente sotto il profilo sanzionatorio, particolarmente incisivi e di portata deterrente. La complessità del quadro normativo emergente dall’art. 40 del Codice dei Contratti e la necessità di coordinarlo con la regolamentazione di attuazione (l’allora vigente D.P.R. n. 34/00) hanno portato l’Autore a concentrarsi sui profili problematici che la tematica sottende e sia sui tratti differenziali che di continuità rispetto al precedente impianto normativo. Di qui la necessità di una preliminare e sintetica ricostruzione del quadro normativo previgente dalla l. n. 57/62 che contemplava il sistema centralista dell’Albo Nazionale Costruttori alla l. n. 109/94 (cd. l. Merloni) che per prima, in attuazione della normativa comunitaria, ha previsto l’istituzione del nuovo sistema di qualificazione che tributava primario rilievo alle SOA. Successivamente l’A. non si è concentrato solo sugli aspetti di disciplina positiva rinvenibili negli artt. 40 e 43 del Codice Contratti, dedicando anche una precipua attenzione al sistema sanzionatorio, ma ha avuto modo di svolgere approfondimenti di teoria generale sulla natura giuridica delle SOA. In particolare, partendo dalla disamina della dottrina sul tema, è pervenuto a conclusioni proprie, proponendo di inquadrare tali Società alla stregua di esercenti privati non di pubblico servizio, ma di pubblica funzione (certificatoria) direttamente ad esse attribuita dalla legge. E, a differenza di altre opzioni teoretiche espresse sul tema, ha ritenuto che esse siano figure organizzatorie consustanziali all’Autorità di Vigilanza. La proposta interpretativa nasce da un’accurata disamina dei profili di diritto positivo che consentono di inquadrare l’attività attestativa della SOA nell’ambito di una più ampia funzione di qualificazione di cui è compartecipe attiva anche l’Autorità di Vigilanza. Il contributo è in corso di aggiornamento per la prossima edizione del commentario.
2008
9788813274566
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