Licofrone in Terra d’Otranto: appunti su manoscritti salentini tra xiii e xvi secolo

Il contributo intende offrire una discussione aggiornata della tradizione manoscritta di Licofrone in Terra d’Otranto e del ruolo giocato dai 13 manoscritti salentini nella constitutio textus dell’autore. Si prendono in esame alcune lectiones del Laur. pl. 32.20 che trovano riscontro solo in testimoni papiracei di recente acquisizione; quindi si discutono alcune modalità di lettura e di esegesi di Licofrone sulla base di glosse inedite del Laur. pl. 32.17, per poi offrire una densa panoramica sulla fortuna di Licofrone nell’Umanesimo alla luce della storia di alcuni manoscritti, con particolare attenzione alle vicende del Neapolit. ex Vindob. gr. 15: questo manoscritto, prodotto in Terra d’Otranto, dove fu anche glossato con trasposizioni di termini greci volti in latini, finì nella mani del Parrasio ma fu con buona probabilità annotato anche da Basilio Romolo Calcondila, allievo del Parrasio e figlio del più noto Demetrio.