I frammenti lirici raccolti ed editi da E. Lobel come P.Oxy. 2621 contengono frustoli ascrivibili, secondo l’editore, a Pindaro; trascurati da Page che nel Supplementum Lyricis Graecis demandava la loro riedizione ai futuri editori del poeta Tebano, i pezzi non sono stati più ripubblicati o studiati in modo esaustivo. Sulla base di diverse ispezioni autoptiche del papiro (conservato presso la Sackler Library, Oxford) l’autore compie un esaustivo esame delle sue caratteristiche grafiche (che ne suggeriscono una datazione tra il II ed il I sec. a.C.), con nuove proposte di ricongiunzione tra differenti frustuli; quindi offre una nuova edizione critica del testo, corredata da ampie note di commento in cui sono affrontati tutti i problemi relativi ad autore, genere, contenuto, lingua, metrica e stile dei frammenti. Particolare attenzione è riservata sia alla menzione di un ‘Alessandro’ a frg. 1, col. 1, 23, le cui possibili implicazioni per l’attribuzione sono partitamente passate in rassegna, sia al linguaggio utilizzato nel frg. 7, che sembra puntare verso un contesto eulogico tipico della poesia encomiastica ed epinicia. Pindaro rimane il candidato più probabile, sebbene la carenza delle nostre conoscenze non impedisca di prendere in considerazione come possibile autore anche un lirico come Ibico, a cui si ascrivono encomi ed epinici.
Poesia lirica adespota: rilettura di P.Oxy. 2621 (Pindaro?)
UCCIARDELLO, Giuseppe
2011-01-01
Abstract
I frammenti lirici raccolti ed editi da E. Lobel come P.Oxy. 2621 contengono frustoli ascrivibili, secondo l’editore, a Pindaro; trascurati da Page che nel Supplementum Lyricis Graecis demandava la loro riedizione ai futuri editori del poeta Tebano, i pezzi non sono stati più ripubblicati o studiati in modo esaustivo. Sulla base di diverse ispezioni autoptiche del papiro (conservato presso la Sackler Library, Oxford) l’autore compie un esaustivo esame delle sue caratteristiche grafiche (che ne suggeriscono una datazione tra il II ed il I sec. a.C.), con nuove proposte di ricongiunzione tra differenti frustuli; quindi offre una nuova edizione critica del testo, corredata da ampie note di commento in cui sono affrontati tutti i problemi relativi ad autore, genere, contenuto, lingua, metrica e stile dei frammenti. Particolare attenzione è riservata sia alla menzione di un ‘Alessandro’ a frg. 1, col. 1, 23, le cui possibili implicazioni per l’attribuzione sono partitamente passate in rassegna, sia al linguaggio utilizzato nel frg. 7, che sembra puntare verso un contesto eulogico tipico della poesia encomiastica ed epinicia. Pindaro rimane il candidato più probabile, sebbene la carenza delle nostre conoscenze non impedisca di prendere in considerazione come possibile autore anche un lirico come Ibico, a cui si ascrivono encomi ed epinici.Pubblicazioni consigliate
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